NAPOLI. Accuse in frantumi per i presunti riciclatori ritenuti vicini al clan degli Scissionisti di Secondigliano. Ieri mattina il gip di Roma ha messo fine al processo nel quale si contestava a Davide Siciliano Davide, suo fratello Luigi Siciliano e suo cognato Gennaro Capasso di avere reinvestito i proventi dei traffici di droga fatti con gli Amato-Pagano in immobili e attività commerciali nella città di roma. I tre erano accusati di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio e autoriciclaggio con aggravante dell’agevolazione camorristica.