Tragedia  a Gussago  dove un uomo di 39 anni è morto mentre si allenava nella sua taverna. La vittima era un ingegnere informatico e boxeur di buon livello.

 Fabio Mazzelli,  è deceduto nella casa dei genitori, che gestiscono l’omonima e nota macelleria di Gussago. Il magistrato, vista la situazione,  ha disposto l’autopsia.

 

Fabio stava bene e non aveva problemi di salute 
Fabio, da quello che raccontano amici e parenti,  non aveva alcun problema di salute e conduceva un vita contrassegnata dall’assoluta attenzione di stampo salutista.

 

Militava come agonista nel Boxe Team Ruzze di Brescia. Nonostante il lavoro lo tenesse spesso impegnato anche all’estero, si allenava regolarità. Domenica mattina era sceso in taverna - trasformata in una piccola palestra - per allenarsi.

 

Il cordoglio della comunità
 "Diamo notizia sgomenti della morte del nostro agonista 'Mazzo' Fabio Mazzelli. Tre caratteristiche ci avevano particolarmente colpito. Umiltà, rispetto ed educazione.

 

Mazzo, che lavorava in provincia di Bergamo, appena finito di lavorare alle 19 tornava a Brescia per allenarsi alla sessione delle 20. Coach Rauseo, la presidente Sherry Bossi, il nostro direttivo e tutti i suoi compagni del Team si uniscono al dolore dei famigliari.
 

Non conosciamo ancora i motivi della prematura scomparsa. Non chiedeteceli, grazie", questo il  il comunicato del Boxe Team Ruzze di Brescia,

 

 

 

Muore a 16 anni per un malore, aveva fatto la seconda dose di Pfizer. Il papà: «Farei tutto per riportarla da me»

Tragedia  a Bastiglia, in provincia di Modena, dove una ragazza di 16 anni, è morta nel primo pomeriggio nella sua abitazione in via XXV aprile. Ad uccidere Giulia Lucenti, questo il nome della vittima, pare  un improvviso arresto cardiaco.

 

Il dramma

Da quello che racconta il portale "La Pressa.it", la giovane soffriva di problemi alle valvole mitraliche, era sotto controllo medico per questo, ma nel complesso godeva di buona salute. Ieri si era sottoposta alla seconda dose di Pfizer.

 

La disperazione del papà
'L'ho accompagnata io ieri a Castelfranco per la seconda dose di vaccino Pfizer - spiega il padre Lorenzo Lucenti, sconvolto dal dolore -. Con la prima puntura non aveva avuto nessuna reazione particolare e anche ieri dopo la puntura non ha mostrato malessere.