La Soprintendenza alle Belle Arti ha risposto al quesito che il Comune aveva posto a fine gennaio in merito alla datazione dell’edificio scolastico Rocco Jemma comunicando ufficialmente  l’esistenza del vincolo storico in quanto, dal confronto tra le foto aeree dell’epoca,  è possibile evincere che l’edificazione risale ai primi anni 50.

Il Servizio Tecnico Scuole, su impulso dell’Assessorato all’Istruzione,  si era intanto già attivato presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito che oggi ha confermato la possibilità di utilizzare i fondi del PNRR destinati all’edificio non più per l’abbattimento, ma a sostegno di un nuovo progetto per il miglioramento sismico e la rifunzionalizzazione della struttura.

«Con i nuovi elementi acquisiti, per i quali ci eravamo già mossi nelle scorse settimane,  siamo in grado di presentare un nuovo progetto entro i tempi fissati dal Pnrr. Questo piano interesserà buona parte dell’edificio dotandolo delle caratteristiche necessarie a renderlo non soltanto più funzionale ma idoneo dal punto di vista sismico – ha spiegato l’assessore all’Istruzione Maura Striano – È molto importante che il Ministero abbia accolto la nostra proposta di trasformare l’intervento a realizzarsi da  ‘demolizione e ricostruzione’ ad  ‘adeguamento sismico e rifunzionalizzazione».

Per quanto riguarda la platea scolastica l’assessore ha infine confermato che le iscrizioni per il prossimo anno potranno essere regolarmente effettuate in quanto vi è capienza nei due nidi comunali Cairoli e Fanciulli,  ma si stanno valutando ulteriori soluzioni in prossimità dell’istituto, che potranno essere rifunzionalizzate con fondi già nelle disponibilità dell’assessorato.