NAPOLI. Gli atti indagine non erano utilizzabili, o meglio andavano rafforzati con un ulteriore “approfondimento”, e per i babyras del clan Sibillo scatta l’inattesa cancellazione delle condanne rimediate in primo e secondo grado. La quinta sezione della Corte di Cassazione, accogliendo la linea del collegio difensivo, ha disposto la celebrazione di un nuovo processo di merito per Luca Capuano “’o cafone” (nella foto), Antonio Rivieccio, entrambi difesi dall’avvocato Giovanni Abet, e Francesco Pio Corallo.