NAPOLI. A pochi giorni dall'ultimo infortunio costato la vita a un operaio edile precipitato da un tetto in salita Tarsia a Napoli, il Centro Formazione e Sicurezza in edilizia (in sigla Cfs, presieduto da Paola Marone), annuncia nuove iniziative sul territorio per “insegnare” la sicurezza e organizza un incontro per analizzare le recenti disposizioni regionali su “Prevenzione e protezione dei rischi di cadute dall’alto nelle attività in quota su edifici". Appuntamento lunedì 18 dicembre, dalle ore 14, nella sede del Cfs in via Bianchi. Il Cfs organizzerà dunque ulteriori azioni sul territorio per la diffusione della cultura della sicurezza che possano raggiungere il più alto numero di cantieri e lavoratori operativi a Napoli e provincia, con particolare attenzione alle realtà più piccole. “Nei mesi scorsi – spiega il Presidente Cfs Paola Marone – abbiamo organizzato, di concerto con l’Inail, incontri formativi itineranti con il Camper della Sicurezza. Gli infortuni più frequenti nei cantieri sono gli stessi di 50 anni fa e comprendono come prima causa le cadute dall’alto. Ancora oggi, soprattutto nei piccoli cantieri per lavori privati, vi è una scarsa percezione e consapevolezza dei rischi da parte di datori di lavoro e lavoratori, c’è resistenza nell’adottare comportamenti a tutela della propria salute e sicurezza”.
Negli ultimi anni, grazie ad una forte campagna di sensibilizzazione mediatica sulla cultura della sicurezza, il numero di infortuni nelle costruzioni, è andato riducendosi. Se nel 2003 le costruzioni totalizzavano 63,4 infortuni per mille occupati (contro una media di tutte le attività di 43,9), nel 2016 il valore delle costruzioni è sceso a 26,3. “Ma questo dato – conclude Marone - pur confortante, non è sufficiente. Si può e si deve fare di più”. "Nei cantieri – evidenzia il Vice Presidente del Cfs, Giovanni Passaro, Segretario Fillea Cgil di Napoli - si continua a morire. Questi lutti sono l’effetto di un’economia che non riparte. Si paga il pedaggio di anni di mancati investimenti in sicurezza e in nuove tecnologie all'altezza di garantire buona occupazione, rispetto dei diritti e salute dei lavoratori. Per effetto delle attuali norme sulle pensioni, aumenta anche l’età degli occupati nei cantieri: quando riflessi e lucidità dimininuiscono, i rischi logicamente si aggravano".