Sedici nascondigli, quasi tutti dislocati tra le campagne dell’hinterland flegreo, in particolare tra Quarto e Giugliano, grazie ai quali Raffaele Imperiale è riuscito per anni a movimentare colossali carichi di cocaina diventano uno dei più potenti narcos del mondo. Mese dopo mese la rete di connivenze dell’ex ras del clan Amato-Pagano va sempre più in frantumi e stavolta la picconata arriva da Luca Alvino, l’uomo che la holding aveva deputato allo spostamento della droga: «Avevo il ruolo di trasportatore su Napoli, conto di Ursini (Daniele Ursini, ndr) e sotto le sue direttive.