Tragedia della Solfatara, chieste condanne e confisca
di Redazione
Ven 16 Ottobre 2020 15:51
Sei anni di reclusione per Giorgio Angarano, 72 anni, legale rappresentante della "Vulcano Solfatara srl" e 5 anni e 4 mesi di reclusione per i suoi cinque soci: Maria Angarano, 74 anni, Maria Di Salvo, 70 anni, l'omonima di quest'ultima Maria Di Salvo, 40 anni, Annarita Letizia, 70 anni, di Pozzuoli, e Francesco Di Salvo, 44 anni, di Napoli. L'accusa ha anche chiesto la condanna della Vulcano Solfatara srl alla pena pecuniaria di 172mila euro e, infine, la confisca dell'area sequestrata. Queste le pesanti richieste di condanna formulate nell’udienza di oggi, 16 ottobre, avanti al giudice del tribunale di Napoli, Egle Pilla, dai due Pubblici Ministeri della Procura partenopea, Anna Frasca e Giuliana Giuliano, titolari del procedimento penale per la tragica morte, avvenuta il 12 settembre 2017, dei coniugi veneziani di Meolo Massimiliano Carrer e Tiziana Zaramella e del loro figlioletto Lorenzo.
Durante una visita turistica al celebre sito naturalistico di Pozzuoli, da allora interdetto al pubblico, il ragazzino, avvicinatosi alla zona della fangaia per scattare una foto, precipitò in seguito all’apertura di una voragine sotto i suoi piedi, che inghiottì uno dopo l’altro, stordendoli con i gas del sottosuolo, anche il papà e la mamma, precipitatisi a ruota nel vano tentativo di salvare il ragazzo. Sopravvisse solo il figlioletto più piccolo dei Carrer, che ha assistito impotente al dramma e oggi vive con la zia. I familiari delle vittime sono assistiti da Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, con gli avvocati Alberto Berardi, del Foro di Padova, e Vincenzo Cortellessa, del Foro di Santa Maria Capua Vetere, e sono già stati risarciti integralmente, ma ora si aspettano che sia fatta giustizia anche sul fronte penale.
«La Procura di Napoli ha svolto un ottimo e complesso lavoro per accertare le responsabilità che hanno portato alla morte di Tiziana, Massimiliano e Lorenzo - commenta l’avvocato Vincenzo Cortellessa - Ora aspettiamo fiduciosi la decisione del giudice». Prossima udienza il 12 novembre per la discussione delle difese degli imputati.
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