Nel giorno della sua inaugurazione, spunta un arcobaleno sul nuovo ponte di Genova, il ponte San Giorgio.

Ponte Genova, letti i nomi delle 43 vittime

Accolto delle autorità è arrivato anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sul ponte dove ha luogo la cerimonia di inaugurazione del nuovo viadotto di Genova San Giorgio. Ad accoglierlo il ministro alle Infrastrutture e trasporti Paola De Micheli, il sindaco di Genova e commissario straordinario alla ricostruzione Marco Bucci è il governatore Ligure Giovanni Toti. Le autorità genovesi hanno consegnato a Conte una mascherina con il logo della croce rossa in campo bianco il vestito di San Giorgio simbolo della città di Genova che il presidente del Consiglio ha indossato prima di avviarsi verso il tendone allestito per la cerimonia.

Presente anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è in prefettura a Genova per l'incontro con il comitato dei familiari delle vittime che ha deciso di non prendere parte alla cerimonia pubblica sul viadotto per l'inaugurazione del nuovo ponte Genova San Giorgio. Da quanto si apprende l'incontro privato è durato circa una decina di minuti dopodiché il Capo dello Stato ha raggiunto il viadotto per l'inizio dell'inaugurazione. "Tenevo molto ad avere questo incontro con voi prima della cerimonia del ponte, per sottolineare pubblicamente e in maniera evidente alla pubblica opinione che la ferita non si rimargina, che il dolore non si dimentica e che la solidarietà non viene meno in alcun modo", ha affermato il Presidente della Repubblica.

"Condivido la vostra scelta di vederci qui in Prefettura non sul ponte, l'ho preferito anch'io.. Non perché quel che avverrà sul ponte non sia importante, lo è per la città avere il nuovo ponte, ma perché è un'occasione raccolta, non di frastuono", ha continuato, aggiungendo: "La cerimonia è sobria, si limita a quello che è essenziale, aprire il nuovo ponte per la città. Questo ponte non è una cancellazione di quel che è avvenuto, anzi per alcuni aspetti lo comprende il progetto con la lapide che ricorda le vittime. Questo incontro raccolto, qui in Prefettura, per ascoltarvi, per ribadirvi l'impegno per le cose ancora non definite, consistenti e ancora aperte e per dirvi quanto la vicinanza della Repubblica non viene meno nei vostri confronti. Il ricordo delle vittime segna la nostra vita collettiva e il sostegno per i familiari e le loro esigenze e sensibilità è un sostegno sincero".

La questione della concessione "comprendo bene come sia un argomento sensibile per tutti voi. Lo è in realtà per tutti, ma non è competenza mia definirlo, ma del governo e del Parlamento, ma queste sono cose che so che vengono tenute in grande considerazione", ha aggiunto Mattarella. "Le responsabilità non sono generiche, hanno sempre un nome ed un cognome, sono sempre frutto di azioni che dovevano esser fatte o di omissioni che non dovevano essere compiute. Quindi è importante che vi sia un'azione severa, precisa, rigorosa, di accertamento delle responsabilità", ha detto.

 

Tre minuti di raccoglimento sul nuovo viadotto

Prima la pioggia come annunciato anche dalle previsioni, poi il cielo si è schiarito con spazio anche per un arcobaleno che ha incorniciato il cielo della Val Polcevera a Genova proprio sull'arrivo delle autorità. Oltre alla presenza delle più alte cariche dello Stato, fra cui la presidente del senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e il presidente della Camera Roberto Fico, circa 500 gli invitati tra cui anche il capo della Protezione Civile nazionale Angelo Borrelli, il capo della Polizia, Franco Gabrielli, tutti gli amministratori delegati e i rappresentanti dei cantieri coinvolti nell'opera oltre alle forze armate.

Dal palco, dopo l'arrivo di Mattarella è stato suonato l'Inno d'Italia, poi la lettura dei nomi delle 43 vittime del disastro. E infine le note del Silenzio a introdurre i 3 minuti di raccoglimento dedicato alla memoria di chi perse la vita nella tragedia di Genova.

BUCCI - "Il 3 agosto del 1492 un genovese di nome Cristoforo Colombo partì da Palos per conquistare l'America. Abbiamo costruito un modello di successo a Genova e in questo cantiere, lanciamo un messaggio di fiducia e competenza e di speranza per il futuro: abbiamo fatto di Genova un modello, signor Presidente, noi vogliamo che l'Italia sia un modello per l'Europa per il mondo". Lo ha detto, commosso, il sindaco di Genova e commissario alla ricostruzione Marco Bucci intervenendo dal palco.