Un sit-in è stato organizzato per sabato alle 11 in piazza Municipio, per sostenere Simone Isaia, il giovane accusato di aver dato alle fiamme l'opera d'arte di Pistoletto, "La Venere degli Stracci". Attualmente detenuto nel carcere di Poggioreale, anche una raccolta firme è stata avviata a suo favore. L'obiettivo principale dell'iniziativa è chiedere che al giovane, che vive in condizioni di disagio, siano garantite cure adeguate invece della detenzione. Il sit-in è stato promosso da diverse organizzazioni, tra cui Iod Edizioni, la pastorale carceraria della Chiesa di Napoli, Liberi di Volare, la chiesa evangelica Libera di Casalnuovo, United Colors of Naples e il Tribunale 138.

Il sostegno all'evento è stato espresso anche da importanti figure nel campo dei diritti dei detenuti, tra cui il garante dei detenuti di Napoli, don Tonino Palmese, e il garante campano Samuele Ciambriello. Entrambi hanno sottolineato l'importanza di monitorare attentamente la situazione di Simone Isaia da diverse prospettive. La petizione lanciata su Change.org da Iod Edizioni e la Pastorale carceraria della Chiesa di Napoli, insieme ad altre associazioni, attualmente ha superato le quattromila firme.

Questo appello chiede che Simone Isaia, attualmente senza dimora, venga rilasciato dal carcere per ricevere cure adeguate. L'associazione Liberi di Volare ha offerto la sua Casa di Accoglienza come luogo dove Simone potrebbe essere curato e aiutato a riprendere il controllo della sua vita. E credono che « i magistrati competenti, nel corso delle indagini, laddove offrano nuove ed efficaci garanzie di tutela della collettività, possano rimodulare la misura custodiale in atto, consentendo a Simone di affrontare e risolvere il disagio personale, che certamente ha avuto un ruolo determinante in questa triste vicenda».

Le persone che hanno sottoscritto la petizione esprimono la loro solidarietà e la necessità di trattare Simone Isaia con compassione. Molte firme sottolineano che la detenzione non è la risposta adeguata alle esigenze di una persona come lui, che sta affrontando sfide di natura mentale. L'appello alla libertà e alle cure per Simone Isaia continua a raccogliere sostegno e consensi online. Il sit-in e la petizione sono due azioni che vanni di pari passo e rappresentano una voce crescente che cerca di spostare l'attenzione dalla punizione alla riabilitazione, sottolineando l'importanza di affrontare le questioni sociali e sanitarie con empatia e soluzioni adeguate.