di Bruno Pavone

NAPOLI. Aveva deciso di trascorrere una serata al Trianon per lo spettacolo “Lacreme napulitane”. Con una Mercedes nuova fiammante era arrivato fin sotto al teatro in piazza Calenda. Era tardi e non sapeva come parcheggiare l’auto e così ha fatto la cosa che molti napoletani fanno: affidarsi al parcheggiatore abusivo. In molte circostanze quasi supplisce alle attività che dovrebbe garantire il Comune, in altri casi subentra la prepotenza, la criminalità, l’estorsione o come in questi casi la truffa. Una storia che quasi sembra tratta da un film tragicomico, se non fosse per il fatto che della Mercedes, a oltre 24 ore di tempo, non si hanno tracce. Ma occorre raccontare per bene la storia per poterla comprendere in ogni particolare. Due sere fa l’uomo a bordo della sua Mercedes è arrivato con la mogli in piazza e voltandosi attorno ha visto che c’era un parcheggiatore che gli faceva segno di accostare e di lasciare l’auto. «Dottore lo hanno fatto tutti, vedete? Io poi lavoro qui». Tariffa fissa: 5 euro per ogni auto. Avrà pensato di aver fatto un affare, dato che in qualunque garage della zona ne avrebbe forse pagato il doppio. Sta di fatto che l’uomo scende, lascia le chiavi al parcheggiatore e si va a godere lo spettacolo teatrale. Teatro pieno, attrici performanti, regia di Nino D’Angelo. Una grandissima rivisitazione della sceneggiata napoletana. Applausi e via di ritorno nella Mercedes. Ma quando l’uomo esce dal teatro e cerca il parcheggiatore non lo trova. Pensa che magari ha spostato l’auto verso la Maddalena: nulla. Verso via dei Tribunali: nulla. In via Vicaria Vecchia: nulla. E niente neanche nei vicoli accanto alle pizzerie “Michele” e “Trianon”. Del parcheggiatore nessuna traccia e della macchina neanche l’ombra. Preoccupato chiede informazioni in giro. Ai ragazzi del vicino bar, alle maschere del teatro, a qualcuno dei ragazzi seduti sui gradini di Forcella. In pochi minuti riesce a venire a capo della situazione: il parcheggiatore che ha portato via la Mercedes non era il “titolare” della piazza, ma un sostituto, perché il vero titolare (e sembra paradossale dire in questo modo) in realtà non si è presentato al “lavoro” perché malato. L’accordo è che una piazza di parcheggio non si lascia mai incustodita e così il “supplente” aveva preso in mano la situazione. Ma qualcuno ha riferito che era poco affidabile e che fa uso di sostanze stupefacenti. Ma l’uomo della Mercedes, avendo capito che era stato derubato, attiva i sistemi di sicurezza che ha in auto. Una microcamera che fotografa l’uomo che è alla guida. E così ha fatto. Un bel primo piano che è stato consegnato ai carabinieri, chiamati poco dopo. Chiaramente le ricerche sono attive, ma per ora c’è poca speranza di ritrovare l’auto intatta. È probabile che l’uomo si sia diretto verso persone in grado di “cannibalizzare” l’auto in mezz’ora.