I ritardi sulle bonifiche del sito Whirlpool di via Argine a Napoli potrebbero ripercuotersi sui tempi di avvio del Consorzio Sistema Campania che dovrebbe dare vita ad un hub per la smart mobility.

La mancanza di una documentazione ambientale e l'allungamento dei tempi avrebbero anche dissuaso dal palesarsi alcune manifestazioni di interesse presentate sul progetto di reindustrializzazione del sito.

L'agibilità o meno dello stabilimento e l'analisi di rischio d'altra parte sono questioni dirimenti per un suo rilancio. Sono questi, a quanto si apprende da fonti sindacali, alcuni dei problemi segnalati dal presidente del Consorzio, Riccardo Monti nel corso del tavolo con Fim Fiom Uilm e Uglm, Regione Campania e Invitalia, al Mise sul rilancio del sito campano della multinazionale americana del bianco. In gioco comunque resterebbero 4-5 gruppi di rilevanza strategica a cominciare da Adler e Gruppioni.

La prossima settimana comunque il Mise e Invitalia cominceranno una serie di incontri con le aziende che hanno dato la propria disponibilità ad aderire al consorzio. Nel giro di “consultazioni" dovrebbero essere incluse anche alcune aziende che aderiranno al consorzio assumendo dipendenti ma che non si insedieranno nel sito di via argine.

Sotto il profilo dell'occupazione, infine, si sta studiando la possibilità di accumulare ore formative già in regime di Naspi, che vedrebbe tutti i lavoratori interessati ad una formazione con la regione Campania mentre andrebbe avanti l'ipotesi di una mobilità sostenibile da far partite a fine marzo.