NAPOLI. Racchiude bellezze insospettabili la chiesa di Sant’ Anna dei Lombardi, in piazza Monteoliveto,  a Napoli.
Dietro una facciata ristretta dalla caserma Pastrengo, ex Monastero dei Padri Olivetani, soppresso dai giacobini del 1799, si nascondono altari e cappelle, marmi, tele d’ autore, un organo monumentale ed una Sacrestia del Vasari che merita da sola una visita.
"Antares" (Associazione napoletana arte ambiente restauro e territorio), guidata dall’architetto Teresa Leone, associata al "Progetto Comprasud" è andata alla scoperta della chiesa con una visita guidata. 
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Fondata nel 1411 dal protonotario di Re Ladislao di Durazzo, Gorello Origlia, e affidata ai Padri Olivetani, divenne la chiesa preferita di Alfonso d’ Aragona, che nel 1499 vi si recava a Messa ogni giorno, e della sua Corte.
Nel 1798 il re Ferdinando I di Borbone la assegnò all’Arciconfraternita dei Lombardi residenti a Napoli, ed il nome originario di chiesa di Santa Maria di Monteoliveto, divenne così  Sant’Anna dei Lombardi.
All’interno, sepolcri aragonesi in marmo pregiato, tombe della nobiltà napoletana  del '400, una tela di Francesco Solimena, affreschi di Battistello Caracciolo, il Compianto del Cristo con statue in terracotta di Guido Mazzoni, e la straordinaria sacrestia di Giorgio Vasari.