NAPOLI. La Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III di Napoli aderisce alle Giornate Europee del Patrimonio con l’apertura straordinaria di domenica 24 settembre (ore 10 / 14), dedicata all’80esimo anniversario delle Quattro giornate di Napoli, che valsero alla città la medaglia d'oro.

Alle ore 10.30 inaugurazione della mostra "Le quattro giornate di Napoli Tra storia e cronaca": esposizione di articoli di giornali, cartoline, documenti d’epoca tratti dalle raccolte della Biblioteca Nazionale di Napoli e dell’Istituto Campano per la Storia della Resistenza. Interventi di Maria Iannotti, Guido D'Agostino, con il generale di divisione, Claudio Minghetti, vice comandante del Comando forze operative del Sud.

La mostra ripercorre gli avvenimenti dei terribili giorni del 1943 proponendo una riflessione sulla storiografia contemporanea e il ruolo dell’ antifascismo napoletano. In mostra anche materiale storico dell’ Esercito Italiano, uniformi, lettighe ed equipaggiamenti dei soldati dell’epoca.

Alle ore 12.00 nelle sale della biblioteca prende nuovamente vita la barricata eretta il 27 settembre 1943 dai cittadini in Piazza Dante, tra il rumore degli spari, la Compagnia TeatrodegliEventi dà voce all’anima più autentica e popolare napoletana, ma anche alla presa di coscienza di molti giovani alimentata da insigni intellettuali napoletani, filosofi, storici. 

«Ad 80 anni di distanza da quelle straordinarie giornate – commenta la direttrice della Biblioteca  Maria Iannotti –  è necessario non solo rinnovarne la memoria principalmente per i giovani, come esemplare momento di ribellione che partiva in modo spontaneo da un popolo stremato, ma trasmettere il valore di “resistenza civile e popolare" delle 4 giornate di Napoli e l’orgoglio di essere la  prima città italiana a liberarsi dal nazifascismo con le proprie  forze, anticipando l’arrivo delle truppe Alleate e dando a tutta l’Europa un segnale importante. Allestire la mostra non è stato facile perché non è facile reperire scritti e tracce di una città per lunghi mesi bombardata e ridotta in macerie, ma le testimonianze orali, raccolte in saggi e libri, a cominciare dal “diario di guerra” della mitica direttrice della biblioteca,Guerriera Guerrieri, che ne ha reso una narrazione dettagliata dal punto di vista di chi con grande responsabilità e abnegazione si doveva occupare di salvare il prezioso patrimonio della biblioteca,  e in articoli di giornale,  ci hanno permesso di  documentare con veridicità quei giorni».