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L'INIZIATIVA
09 Settembre 2025 - 14:08
Quattro giorni da vivere avvolti nella grande musica nei luoghi d'arte del centro storico: solo Napoli può offrire a tutti, cittadini e turisti, l'esperienza preziosa di un festival itinerante gratuito di altissimo livello qualitativo come “Spinacorona, passeggiate musicali napoletane”, ideato e diretto dal maestro Michele Campanella, evento promosso e finanziato dal Comune di Napoli nell'ambito di Napoli Città della Musica. Con il coordinamento artistico di Giovanni Oliva, “Spinacorona” è prodotto da Artetica.
“Spinacorona non è solo un festival di qualità – dichiara il sindaco Gaetano Manfredi – ma un viaggio unico nel cuore pulsante di Napoli. Un’esperienza che parla a tutti, ai cittadini e ai viaggiatori di ogni età, svelando perle musicali e tesori d’arte. La scelta di partire quest’anno dalla storica Chiesa di Santa Croce e Purgatorio al Mercato dimostra la coerenza tra questa rassegna e il lavoro di riqualificazione che stiamo portando avanti e che proprio in piazza Mercato trova un simbolo di trasformazione all’insegna della cultura e di una ritrovata identità”.
“Spinacorona rappresenta un esempio di politica culturale avanzata– aggiunge il coordinatore delle politiche culturali del Comune di Napoli Sergio Locoratolo –, capace di coniugare alta qualità artistica, rigenerazione urbana, inclusività e valorizzazione territoriale. In un contesto storico-artistico unico al mondo come il centro antico di Napoli, la rassegna assume la funzione strategica di catalizzatore civile, contribuendo proattivamente al processo di rivitalizzazione della città storica con un'azione diffusa e sistemica di restituzione degli spazi alla pubblica fruizione. La manifestazione, promossa e finanziata dal Comune di Napoli, dimostra come la cultura possa essere una leva concreta di trasformazione urbana e sociale, riscoprendo luoghi dimenticati, riaprendo chiese, cortili e monumenti spesso inaccessibili, consegnandoli alla comunità e inserendoli in un circuito virtuoso di utilizzo gratuito e di progressiva valorizzazione. Spinacorona è, infatti, anche un gesto politico, nel senso più alto del termine: è l’affermazione di una visione in cui il centro storico non è solo patrimonio, ma spazio vivo, condiviso, attraversato da cittadini e viaggiatori, in costante dialogo con i linguaggi universali dell'arte. E proprio questa sinergia tra istituzioni, mondo artistico e tessuto urbano dimostra quanto la politica culturale dell’Amministrazione guidata dal Sindaco Gaetano Manfredi segni una svolta rispetto al passato: non più eventi isolati e autoreferenziali, ma progettualità durature e strutturate, radicate nel territorio, capaci di creare coesione e senso di appartenenza, visione. La rassegna diventa così un laboratorio di cittadinanza, dove la bellezza non è mero ornamento, ma strumento di riconnessione con la più intima essenza della città”.
“Il festival Spinacorona – evidenzia Ferdinando Tozzi, consigliere delegato del sindaco per l’industria musicale e l’audiovisivo – rappresenta in modo esemplare lo spirito di Napoli Città della Musica, che per noi è più di un progetto: è una visione. L’impegno dell’Amministrazione Manfredi è valorizzare la musica come settore strategico e come strumento di crescita culturale diffusa, supportando proposte di altissima qualità come questa, che nel dialogo tra eccellenze locali e ospiti di prestigio internazionale generano valore artistico e favoriscono un virtuoso scambio creativo. Napoli Città della Musica è anche questo: un laboratorio aperto, capace di coinvolgere pubblici diversi – cittadini, appassionati, turisti e curiosi – e di far riscoprire luoghi d’arte e tesori nascosti della nostra città, tra cui la Chiesa di Sant’Antonio delle Monache a Port’Alba, che riapre al pubblico proprio in questa occasione, dopo un lungo restauro curato dall’Università Federico II. Un luogo carico di storia e bellezza che torna a vivere anche grazie alla forza evocativa della musica”.
“La musica parla di pace: nel nostro tormentato tempo gli uomini chiedono parole innocenti e pacificatrici. Noi di Spinacorona rivestiamo la pace di bellezza”, è il messaggio del maestro Campanella alla vigilia della manifestazione.
Dal 25 al 28 settembre per la nona edizione di questa originale maratona culturale tra musica ed arte sono stati invitati numerosi artisti di fama internazionale. Ospite d'onore 2025 è il Quartetto di Cremona, confermata anche quest'anno la presenza ormai tradizionale della prestigiosa Orchestra della Toscana. Venti saranno complessivamente i concerti, programmati in meno di 100 ore, tutti in luoghi raggiungibili facilmente anche a piedi per consentire che l'intero cartellone sia interamente fruibile agli appassionati: il format ormai rodato cresce quindi anno dopo anno, sia nelle adesioni di musicisti di prestigio che nel numero dei siti coinvolti, sempre confermandosi uno degli eventi più attesi nel panorama culturale partenopeo.
Giovedì 25 settembre nella Chiesa di Santa Croce e Purgatorio al Mercato protagonista assoluto del prologo dedicato a Ravel, alle ore 18,00, sarà il Quartetto di Cremona (Cristiano Gualco e Paolo Andreoli violini, Simone Gramaglia viola, Giovanni Scaglione violoncello), complesso di riferimento per la musica italiana, che festeggia quest’anno un quarto di secolo di attività con concerti in tutte le più importanti città del mondo. Dopo l'anteprima, assieme a Michele Campanella, il Quartetto di Cremona inaugurerà ufficialmente, nella Basilica di Maria Santissima del Carmine Maggiore, ore 21,00 la nona edizione del Festival. In programma il secondo Quartetto di Schumann e il Quintetto di Brahms, due dei capisaldi della letteratura cameristica di tutti i tempi.
Tra i protagonisti delle giornate di 'Spinacorona' il violoncellista austriaco Florian Berner, Dominik Wollenweber (oboista dei Berliner Philharmoniker), il flautista Mario Caroli, il clarinettista Angelo Montanaro, il sassofonista Simone Bellagamba, i pianisti Katharina Kegler, Monica Leone, Fabrizio Soprano e Stefania Cafaro. Molto ampio e variegato sarà il repertorio presentato: da Mozart e Haydn fino a Jolivet e Dutilleux passando da Saint-Saëns e Poulenc ai meno 'frequentati'Vincent D’Indy André Caplet, Eugène Bozza, Joachim Andersen e Philip Gaubert.
Si segnalano inoltre quattro appuntamenti inusuali per i più affezionati spettatori di Spinacorona: uno con il corno delle Alpi di Carlo Torlontano ed il bayan di Massimiliano Pitocco, l'altro col trombettista jazz Gianfranco Campagnoli in duo col pianista Mario Nappi. E ancora un concerto di arie da camera di Musorgskij e Čajkovskij affidato al mezzosoprano Cristina Melis e alla pianista Enrica Ruggiero e un inedito confronto tra strumenti 'imparentati' in cui Enrico Baiano al clavicembalo e Michele Campanella al pianoforte suoneranno, alternandosi, 7 Sonate di un grande napoletano come Domenico Scarlatti
I LUOGHI TRA CONFERME E NOVITA' ASSOLUTE - Particolare cura è stata posta nella scelta dei luoghi, rinnovando come sempre i siti coinvolti. Il Festival tornerà alla Basilica del Carmine, al Museo di Mineralogia, al Gesù Vecchio, alla Biblioteca Universitaria, a Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone e a Santa Croce e Purgatorio di Piazza Mercato. Per la prima volta entrano nel circuito di Spinacorona sedi prestigiose quali il Salone degli Specchi di Palazzo Serra di Cassano, la Domus Ars, l'ex Ospedale della Pace (Lazzaretto) e la Chiesa di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta. Ma anche splendidi luoghi meno noti come la Chiesa di Santa Maria Egiziaca a Pizzofalcone, la Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli e la Chiesa di San Giovanni Evangelista a Porta San Gennaro detta Gesù delle Monache. Due interessanti scoperte inoltre saranno le Officine Carpentieri (ex Sala cinematografica degli anni ’20 e poi Studio Eiar degli anni ’50 del secolo scorso) e la Chiesa di Sant'Antonio delle Monache (attigua alla Biblioteca di Area Umanistica dell’Università) appena riaperta.
La rassegna vuole essere infatti anche un invito a scoprire o riscoprire Napoli attraverso il linguaggio universale della Musica. Spinacorona non rappresenta solo un appuntamento culturale di alto livello, ma anche un omaggio alla città e alle sue inestimabili ricchezze, richiamo imperdibile per cittadini e turisti. Grazie alla sua formula coinvolgente e inclusiva, il consolidato format attrae sempre più a Napoli anche un flusso importante di turismo colto ed appassionato, sia dall'Italia che dall'estero, visitatori entusiasti e pronti ad una esperienza artistica e sensoriale unica che fonde la bellezza storico-architettonica ad una proposta originale e preziosa di musica sinfonica e cameristica eseguita da ensemble e solisti prestigiosi apprezzati nel mondo.
IL PROGRAMMA GIORNO PER GIORNO - Dopo la giornata inaugurale di giovedi 25 settembre nella Chiesa di Santa Croce e Purgatorio al Mercato e nella basilica di Maria Santissima del Carmine Maggiore con il Quartetto di Cremona e Michele Campanella, il primo appuntamento di venerdi 26 settembre è presso la Chiesa di Santa Maria Egiziaca a Pizzofalcone (ore 16:30) con Sandro De Palma al pianoforte e Chopin. Si prosegue (ore 18,00) a Palazzo Serra di Cassano con Mario Caroli al flauto e Katharina Kegler pianoforte e (ore 19,30) alle Officine Carpentieri con Carlo Torlontano al corno delle alpi e Massimiliano Pitocco al bayan. La giornata si conclude alla Basilica di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone (ore 21,00) con l'Orchestra della Toscana e Michele Campanella solista-concertatore con Monica Leone pianoforte, e un programma dedicato a Mozart.
Sabato 27 settembre primo appuntamento alla Chiesa di San Giovanni Evangelista a Porta San Gennaro (ore 10,00) con Mario Caroli al flauto, Angelo Montanaro al clarinetto, musiche di Berio e Jolivet. Il percorso prosegue alla Domus Ars (ore 11.30) con l'attore Enzo Salomone in dialogo con Antonio Grande alla chitarra barocca in 'Purtuallo Da trovatello a Scultore. La mattinata si conclude (ore 13,00) presso la Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli con Enrico Baiano, clavicembalo e Michele Campanella al pianoforte per il tributo a Domenico Scarlatti (Sonate in mi maggiore K380 e K381 Sonate in re minore K516 e K517 Sonate in re maggiore K490, K491 e K492). Il programma riprende nel pomeriggio alla Biblioteca Universitaria (ore 16,30) con Stefania Cafaro al pianoforte e la musica di Haydn. Al Real Museo di Mineralogia (ore 18,00) appuntamento con Kyiv Piano Duo, composto da Oleksandra Zaiteva e Dmytro Tavanets, per uno Schubert a quattro mani. Alla Basilica del Gesù Vecchio (ore 19,30) ci sarà François-Joël Thiollier al pianoforte con musiche di Chopin e Bellini. Finale di giornata (ore 21,00) presso l'Ex Ospedale della Pace con Gianfranco Campagnoli alla tromba, Mario Nappi al pianoforte.
Domenica 28 settembre, l'ultima giornata di programmazione si apre alla Biblioteca Universitaria (ore 10,00) con Angelo Montanaro al clarinetto, Florian Berner al violoncello, Katharina Kegler al pianoforte. Presso la Biblioteca di Area Umanistica (ore 11,30) in Piazza Bellini concerto di Frédéric Chauvel e Mark Solé-Leris con un pianoforte Schubert a quattro mani. Al Real Museo di Mineralogia (ore 13,00) esibizione di Cristina Melis, mezzosoprano, e di Enrica Ruggiero al pianoforte, musiche di Musorgskij e Cajkovskij.
Nella Chiesa di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta (ore 16:30) Simone Bellagamba al sassofono, Dominik Wollenweber all'oboe e Florian Berner al violoncello omaggeranno Berio. Alla Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli (ore 18,00) concerto di Jacek Kortus al pianoforte, in programma Chopin. Presso la Basilica del Gesù Vecchio (ore 19,30) Dominik Wollenweber all' oboe, Fabrizio Soprano al pianoforte proporranno musiche di Poulenc. Gran finale all'Ex Ospedale della Pace (ore 21,00) con Monica Leone e Michele Campanella al pianoforte con Schubert a quattro mani.
L’ingresso a tutti gli eventi è gratuito fino ad esaurimento posti in tutti i quindici siti coinvolti nella 'maratona' culturale.
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