"Fino a oggi l’impatto dell’aumento delle spread su prestiti a famiglie e imprese è stato limitato, ma iniziano ad emergere tensioni”. Lo ha detto il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, in un intervento all’Aaron Institute for Economic Policy Conference 2019. 
Come ha spiegato, "le condizioni del credito bancario si sono irrigidite soprattutto per le piccole imprese. Questo – ha detto Visco – sta avvenendo a causa dell’aumentare dei costi della raccolta bancaria ma anche per via delle previsioni economiche che peggiorano”.
Lo spread italiano ''all'inizio di questa settimana è andato oltre i 270 punti base, più del doppio rispetto all'inizio del 2018 e prima delle elezioni politiche. L'elevato rapporto debito pubblico/Pil espone l'Italia alla volatilità dei mercati finanziari'', ha detto ancora Visco. ''La durata media residua del debito pubblico è superiore a 7 anni. Pertanto - ha aggiunto - l'impatto iniziale dei più alti tassi di interesse sui costi di servizio rimane limitato ma, se l'aumento dei tassi dovesse persistere, peserebbe inevitabilmente sulla spesa. Ridurre il debito ''mantenendo un adeguato avanzo primario, è quindi di vitale importanza'', ha aggiunto il governatore che ha avvertito: uno spread alto nel lungo termine ''finirebbe inevitabilmente per danneggiare l'economia reale. Una strategia credibile per ridurre a medio termine l'onere dell'elevato debito pubblico dell'Italia non può più essere rinviata''.

"Lo spread lo monitoriamo, lo teniamo d'occhio. C'è preoccupazione ma non siamo ossessionati", ha commentato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Per il vicepremier Matteo Salvini "stanno tentando gli ultimi colpi di coda perché hanno capito che per la prima volta l'Europa può cambiare. Con il voto del 26 maggio non solo in Italia ma anche in Austria, Germania, Olanda, Svezia, Francia si può cambiare rimettendo al centro il lavoro, i diritti, la famiglia e non la finanza e il business. Usano lo spread per intimorire".

"Bisogna evitare messaggi che creano tensioni gratuite e fanno elevare lo spread" , ha detto dal canto suo il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia alla Camera, prima di partecipare ad un convegno su un rapporto Ocse sulla crescita sostenibile, ha risposto a una domanda sui rischi legati ai recenti rialzi dello spread sulla scia delle dichiarazioni del vice premier Matteo Salvini sul superamento dei vincoli Ue.