Conte: «Quota 100 resta»
di Redazione
Mar 15 Ottobre 2019 13:51
«Stasera ci sarà un Cdm che approverà un passaggio importante della complessa manovra a cui stiamo lavorando». Così il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, alla presentazione della “Relazione sulla ricerca e l’innovazione in Italia" curata dal Cnr, presso la Sala convegni del Consiglio nazionale delle ricerche a Roma. «Questa sera nel Consiglio dei ministri» dedicato alla manovra economica «ci sarà un passaggio importante sulla ricerca” perché “troveremo anche la nascita di un’Agenzia Nazionale per la ricerca. Pur lasciando piena libertà alla ricerca, daremo però indicazioni utili allo sviluppo del Paese» ha aggiunto Conte sottolineando che «quota 100 resta» nella Legge di Bilancio: «Stiamo ragionando sulle finestre di uscita».
A Palazzo Chigi dalle 11 si è tenuto il vertice di maggioranza sulla manovra, che andrà approvata entro la mezzanotte, limite ultimo per trasmetterla alla Commissione Ue e all'Eurogruppo. Vertice che si sarebbe dovuto tenere ieri sera. Secondo fonti vicine ai ministri Pd sarebbe stato il M5S a voler far slittare il Cdm, lasciando «infastiditi» i dem per «la solita tecnica di far saltare gli incontri invece di risolvere i problemi».
Il punto è che tra gli alleati di governo al momento si è lontani dall'intesa. Le imposte sulle schede Sim - nei giorni scorsi già terreno di scontro tra il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri e la viceministra Laura Castelli - la cancellazione retroattiva della detraibilità del 19% sull'Irpef e la volontà di rivedere quota 100. Queste, apprende l'Adnkronos, secondo fonti di governo M5S, le proposte che il Pd vorrebbe inserire nella legge di bilancio e sulle quali il Movimento starebbe facendo muro.
«In questa cornice, è evidente che l'esecutivo non potrebbe mai sostenere un aumento delle tasse e men che meno un altro colpo ai pensionati con l'abrogazione di Quota 100. Non è neanche immaginabile mettere i pensionati contro i lavoratori, sostenendo che bisognerebbe creare esodati per ridurre il cuneo fiscale. Abbiamo la responsabilità di unire il paese e non di dividerlo", ha dichiarato dal canto suo il capo politico del M5S Luigi Di Maio. Che mette in guardia: "Non si inneschi una guerra tra poveri».
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