Conto alla rovescia per il doppio intervento sulle pensioni, il conguaglio sul taglio della rivalutazione annuale degli assegni per il 2019 e la sforbiciata sugli assegni d'oro superiori ai 100mila euro annui. I provvedimenti saranno infatti operativi dal 1 giugno prossimo, giornata in cui scenderanno in piazza anche i pensionati di Cgil Cisl e Uil. "Dateci retta" sarà il leit motiv che animerà la mobilitazione a Piazza San Giovanni a Roma contro la totale mancanza di attenzione nei loro confronti da parte del governo a cui parteciperanno anche i leader delle confederazioni, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo.

"L’unica misura messa in campo è quella del taglio della rivalutazione partita il 1° aprile a cui si aggiungerà un corposo conguaglio che i pensionati dovranno restituire nei prossimi mesi mentre la tanto sbandierata pensione di cittadinanza finirà per riguardare un numero molto limitato di persone e non basterà ad affrontare il tema della povertà", è la critica che unitariamente Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil girano al governo.

Al via dunque il conguaglio sul taglio della rivalutazione delle pensioni per i trattamenti superiori ai 1.522 euro al mese (oltre tre volte il minimo) con cui recuperare la differenza relativa al periodo gennaio-marzo. Ai blocchi come previsto dalla legge di bilancio, anche il taglio sulle pensioni d'oro eccedenti i 100 mila euro lordi annui (compresi i supplementi di pensione e le pensioni supplementari, a prescindere dal sistema di calcolo adottato per la liquidazione degli stessi), che varrà per i prossimi 5 anni. Una sforbiciata, come chiarito da una circolare Inps, che prevede una riduzione percentuale del: 15% per la quota di importo da 100.000,01 a 130.000,00 euro; 25% per la quota di importo da 130.000,01 a 200.000,00 euro; 30% per la quota di importo da 200.000,01 a 350.000,00 euro; 35% per la quota di importo da 350.000,01 a 500.000,00 euro; 40% per la quota di importo eccedente i 500.000,01 euro.