Pil, l'Istat rivede il dato del secondo trimestre: il calo peggiora a -12,8%
di Redazione
Lun 31 Agosto 2020 10:32
ROMA. È peggiore delle stime iniziali il calo del Pil italiano nel secondo trimestre: l'Istat infatti ha aggiornato la stima preliminare (che fissava la perdita di prodotto interno lordo a -12,4%) e il nuovo dato vede una diminuzione del 12,8% rispetto al trimestre precedente e del 17,7% nei confronti dello stesso periodo del 2019 (contro il -17,3% stimato a fine luglio). La variazione acquisita per il 2020 è pari a -14,7%.
Rispetto al trimestre precedente, l'Istat conferma come tutti i principali aggregati della domanda interna sono in diminuzione, con cali dell’8,7% per i consumi finali nazionali e del 14,9% per gli investimenti fissi lordi. Le importazioni e le esportazioni sono diminuite, rispettivamente, del 20,5% e del 26,4%.
La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito per -9,5 punti percentuali alla contrazione del Pil, con -6,7 punti dei consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private, -2,6 punti degli investimenti fissi lordi e -0,2 punti della spesa delle Amministrazioni Pubbliche. Anche la variazione delle scorte e la domanda estera netta hanno contribuito negativamente alla variazione del Pil, rispettivamente per -0,9 e -2,4 punti percentuali. L'istituto di statistica registra andamenti congiunturali negativi per il valore aggiunto in tutti i principali comparti produttivi, con agricoltura, industria e servizi diminuiti, rispettivamente, del 3,7%, del 20,2% e dell’11%.
Con il 12,8% congiunturale certificato oggi dall'Istat per il secondo trimestre del 2020 (un dato evidentemente influenzato dalle ricadute del blocco deciso per la pandemia di Covid), si conferma la lunga striscia di 'mancata crescita' per la nostra economia. L'ultimo segno più - un anemico +0,1% - risale infatti al secondo trimestre del 2019, ed è stato seguito da una crescita congiunturale zero nel trimestre successivo, e quindi da una serie di andamenti negativi, con -0,2% nell'ultimo trimestre del 2019, e quindi -5,5% nei primi tre mesi del 2020 e poi dal -12,8% comunicato oggi.
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