PARIGI.  L'ex presidente francese, Nicolas Sarkozy, è questa mattina sotto interrogatorio degli uomini della Finanza per i sospetti di finanziamento illecito della sua campagna elettorale del 2012. Nel quadro dell'inchiesta sulle false fatture nota come Bygmalion, sono stati posti in stato di fermo Guillaume Lambert, direttore della campagna elettorale di Nicolas Sarkozy nel 2012, Philippe Briand, che era tesoriere, e l'avvocato dell'UMP, il partito presieduto da Sarkozy, Philippe Blanchetier. Durante quella campagna elettorale, che poi aveva visto François Hollande vincitore, Sarko aveva superato abbondantemente il livello massimo previsto dalla legge per ogni candidato (22,5 milioni). Lo aveva stabilito la Corte dei conti. L’Ump, il partito conservatore, erede della tradizione neogollista, aveva dovuto sobbarcarsi tutto quel fardello, ritrovandosi con un debito di oltre 70 milioni di euro e scivolando sui bordi della bancarotta. I simpatizzanti avevano dovuto mettere mano al portafogli. Era stata realizzata una colletta, conclusa con successo, definita ironicamente il “Sarkothon”. All’ex presidente era stato imposto, per il superamento della soglia delle spese elettorali, anche il pagamento di penalità (circa 400mila euro) : aveva scaricato anche quelle sul partito. È proprio su questo che stanno indagando ora i giudici.