Il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk "ha sospeso" il summit sulle nomine Ue , che si protrae da ieri alle 18, "e lo ha riconvocato per domani alle 11". Ne dà notizia il portavoce di Tusk Preben Aamann, su Twitter. Dopo quasi 17 ore di negoziato, il vertice straordinario Ue sulle nomine si è chiuso con "un fallimento", ha tuonato il presidente francese Emmanuel Macron, sottolineando che si tratta di "una brutta immagine per il Consiglio e per l'Europa, un'immagine non seria".

Secondo quanto si apprende da fonti diplomatiche, i capi di Stato e di governo dell'Ue avrebbero cercato di trovare un accordo su un 'pacchetto' diverso da quello proposto inizialmente, che prevedrebbe il laburista olandese Frans Timmermans come presidente della Commissione, la bulgara Kristalina Georgieva (Ppe) al Consiglio Europeo, la danese Margrethe Vestager (Liberali) vicepresidente della Commissione, un liberale come Alto Rappresentante e la presidenza del Parlamento Europeo al tedesco Manfred Weber (Ppe). Nel Consiglio Europeo, riferisce un altro diplomatico, "sembra che si vada creando consenso" attorno alla figura di Frans Timmermans come presidente della Commissione Europea.

CONTE- Ma è proprio su questo pacchetto che l'Italia, insieme ad altri 10-11 Paesi, ha subito esternato delle "perplessità". L'Italia si è opposta al 'pacchetto Osaka', cioè lo schema di nomine Ue proposto da Francia, Germania, Spagna e Paesi Bassi, perché "ne ha fatto una questione di metodo: io personalmente ho spiegato che, se mi siedo qui, è perché, a termini del trattato, è previsto che la proposta sia formulata dai componenti del Consiglio Europeo. Quindi voglio che la proposta sia discussa qui, sia motivata qui e ci si confronti qui. Se nasce altrove, mi dispiace ma non la accetto", ha spiegato il presidente del Consiglio Antonio Conte.

Quanto al summit, "fare la sintesi di 18 ore e mezza continuate di riunione è un po' complicato. La sostanza delle cose - afferma il premier - è che ci siamo ritrovati dopo che ci eravamo già lasciati, e si era detto che il criterio degli Spitzenkandidaten non era un criterio che ci portava alla soluzione, quindi lo abbiamo abbandonato, perché non funzionava". "Dopodiché - continua Conte - ci siamo ritrovati qui ieri con un pacchetto, che è stato elaborato il giorno prima del G20 di Osaka, e per questo viene chiamato pacchetto di Osaka. E' un pacchetto che mi ha lasciato molto perplesso, è la ragione per cui l'Italia ha mosso subito delle perplessità, insieme ad altri Paesi".