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L’area di San Martino tra degrado e abbandono

Ancora una volta torna alla ribalta delle cronache lo stato d'abbandono e di degrado dell’area di San Martino, uno dei siti più belli e suggestivi di Napoli

L’area di San Martino tra degrado e abbandono

Ancora una volta torna alla ribalta delle cronache lo stato d'abbandono e di degrado dell’area di San Martino, uno dei siti più belli e suggestivi di Napoli, da dove è possibile ammirare un panorama mozzafiato, anche in questo periodo affollato di turisti. Si tratta di una zona dove si trovano beni artistici e ambientali unici al mondo, come la Certosa e il Museo di San Martino con la passeggiata dei monaci, e Castel Sant’Elmo.

Eppure i numerosi turisti che si arrampicano sulla collina per ammirare queste bellezze appaiono decisamente ancora pochi se rapportati alle potenzialità notevoli dell'area. Ad aggravare la scarsa ricettività ha contribuito certamente la chiusura dell'unico albergo che si trovava nei pressi del piazzale, sui luoghi dove ancora oggi rimane un manufatto abbandonato, in totale degrado e abbandono. Più di recente, ad alimentare lo stato di abbandono che da tempo caratterizza l'area in questione, un tratto di marciapiede di via Tito Angelini, che costeggia Castel Sant'Elmo, è stato transennato nei pressi dell'ingresso al castello.

Il transennamento sarebbe stato determinato dalla caduta di alcune pietre. Una situazione rispetto alla quale, nonostante sia passato più di un anno, non risulta alcuna attività in corso al fine di eliminare le cause, rimuovendo poi il suddetto transennamento e restituendo il marciapiede alla viabilità pedonale.

In relazione poi al notevole risalto che fu dato, circa un anno fa, all'apertura del cantiere per eliminare il puntellamento che dal 2015, quindi da ben dieci anni, sostiene una parte del muro di contenimento del castello sulla stessa via Tito Angelini, realizzato con tiranti in legno, oramai marciti, va osservato che, a parte l'installazione di tubolari coperti con dei teli bianchi, al momento i lavori non sono in corso, come peraltro confermato dall'assenza del cartello di cantiere né si osservano operai al lavoro.

Tutto è fermo, come confermato anche dei commercianti della zona. Dunque tempi ancora lunghi e incerti per vedere finalmente liberato il muro in questione dal puntellamento. In aggiunta, nei pressi del piazzale è stata realizzata una recinzione rettangolare su un'area abbastanza estesa che però non è adibita a cantiere per attrezzature o macchinari ma alla sosta di alcuni autoveicoli. Un'area presumibilmente a servizio dell'impresa che sta eseguendo i lavori sulle scale della Pedamentina, lavori che, in verità procedono a rilento, visto che anche stamattina non si notava nessun operaio al lavoro.

Sulle questioni sollevate si richiama, ancora una volta, l'attenzione degli uffici competenti, per i provvedimenti del caso, auspicando che al più presto s'intervenga per restituire, alla piena fruizione, uno dei luoghi più belli e significativi del capoluogo partenopeo, segnatamente con l'eliminazione del puntellamento succitato che oramai costituisce un vero e proprio reperto storico.

gennarocapodanno@gmail.com

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