«Sull'autonomia praticamente è stata accettata la linea della Regione Campania, e cioè: prima si definiscono i Lep per tutta l'Italia e poi si definiscono i poteri. Da questo punto di vista Calderoli ha fatto una scelta importante perché ha accettato di fare prima i Lep entro 6 mesi». Così il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, che venerdì 9 dicembre incontrerà il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Roberto Calderoli a Napoli, nella sede della Regione Campania di Palazzo Santa Lucia. 

«Faremo di più - aggiunge De Luca - perché venerdì presenteremo a Calderoli anche un elenco di interventi che si possono fare immediatamente a Costituzione invariata: rapporti con le Soprintendenze, autonomia per i piani paesaggistici, autonomia della regione per quanto riguarda i pareri per opere pubbliche di interesse regionale, autonomia per i porti, autonomia per le autorizzazioni di impianti energetici alternativi. Insomma, la linea della burocrazia zero a cui stiamo lavorando da anni. Queste cose le possiamo fare da subito in 2 mesi. Poi, in 6 mesi faremo la revisione dei Lep per l'autonomia».

FONDO SANITARIO

Una «grande soddisfazione» viene espressa inoltre da De Luca per l'accordo in Conferenza delle Regioni sul riparto del fondo sanitario nazionale. «Abbiamo fatto almeno 5 anni di battaglie all'ultimo sangue per il riequilibrio del fondo sanitario nazionale. Per 10 anni - dichiara De Luca - la Campania è stata derubata ogni anno di 220 milioni di euro, perché i criteri di riparto del fondo sanitario erano totalmente squilibrati. Per la prima volta hanno deciso di considerare anche il livello di deprivazione sociale, cioè lo stato generale di povertà in alcuni territori, e l'aspettativa di vita che in Campania è più bassa rispetto al resto d'Italia. Questo ci consentirà di recuperare, dal 2023, i 200 milioni di euro che ci rubavano fino ad oggi».  

De Luca ha sottolineato che «quando si tratta di fare il riparto dei fondi in Italia è una guerra, nessun territorio rinuncia a nulla. La forza della Campania è che abbiamo proposto sempre una linea di coerenza: non di avere di più, non vogliamo nemmeno la solidarietà, ma vogliamo per tutti i cittadini italiani gli stessi diritti e doveri».