«Far ripartire la crescita richiede un doppio sforzo: contrastare la congiuntura avversa, soprattutto a causa delle tensioni commerciali, e risolvere i problemi di lungo periodo dell’economia italiana. La guerra dei dazi sta mettendo a dura prova l’intero comparto del manifatturiero europeo. Da ultimo, il pronunciamento Wto che legittima gli Stati Uniti apre a una prospettiva che rischia di far male al nostro settore manufatturiero e agroalimentare: faremo di tutto per limitare i danni, anche all'interno della Ue». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, intervenendo all'Assemblea generale di Assolombarda, al Teatro alla Scala di Milano.

«A ciò - prosegue inoltre il premier - si aggiunge una crisi strutturale dell’automotive che costituisce una minaccia per ampi settori della nostra industria, soprattutto al Nord».
Per quanto riguarda la strategia del governo per il futuro, «abbiamo bisogno di una profonda discontinuità rispetto al passato. Dobbiamo costruire un’Italia più verde, più moderna, più inclusiva. Un’Italia che premia le competenze e la mobilità sociale senza lasciare nessuno indietro» ha detto Conte, sottolineando che «è il momento della fiducia e del coraggio».

«Vogliamo un fisco più equo, stiamo lavorando a questo. L'obiettivo è diminuire il carico fiscale, non aumentarlo» ha proseguito il premier, sottolineando che «la discesa dei rendimenti sui titoli di Stato ci consente di risparmiare quasi 18 miliardi di euro da qui al 2022, lo spread non sono 'solo numeretti'. Sono risorse che reinvestiremo abbattendo il carico fiscale, riducendo il cuneo fiscale e contributivo che grava sui lavoratori e per gli investimenti pubblici nelle infrastrutture».