"Stamattina c'è stato per tre ore il fantasy sulla Russia che ha fatto cadere il governo" Draghi. Lo ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini parlando all'assemblea della Coldiretti a Roma.

"Due persone che hanno parlato prima di me hanno fatto cadere il governo, Di Maio e Conte, punto, poi non so su indicazione di chi - ha aggiunto - A livello autorevole, quindi dei servizi, arriverà in questi istanti una smentita che nega qualsiasi relazione tra la mia persona, la Russia o altri".

"Io voglio la pace? sì. L'Italia - ha precisato - importa quasi la metà del grano e del mais necessari alle industrie, e di questa una buona parte arriva dall'Ucraina, e sicuramente una guerra che dura a oltranza è un problema per l'il costo energetico, per il costo materie prima, per l'autosufficienza alimentare".

Già questa mattina ai microfoni di Radio 24 il leader leghista aveva liquidato come "f esserie" il retroscena, oggi su 'La Stampa', sui presunti contatti tra il suo consulente Antonio Capuano e funzionari dell'ambasciata russa a fine maggio per avere informazioni riguardo al sostegno al governo Draghi. "Sono fesserie. Io ho lavorato e lavoro per la pace, contro una guerra che sta provocando morti e problemi economici per tutti", ha spiegato Salvini.

"La politica internazionale prescinde dai governi", afferma l'ex ministro dell'Interno. Noi siamo europeisti e atlantisti ma questo "non significa non voler buoni rapporti con Putin. La guerra prima o poi finirà e chi ha sbagliato pagherà".

Quanto all'intesa nel centrodestra raggiunta ieri su premiership e collegi "è passata la linea del buonsenso, in tre ore abbiamo raggiunto un accordo su tutto", rivendica. La linea Meloni? "Non è linea Meloni, né linea Salvini, né Berlusconi: chi prende un voto in più avrà onore e onori, si chiama democrazia. Mentre nel centrosinistra - attacca - non si è capito ancora nulla, noi siamo già al programma".

"Contrario a Meloni premier? E perché dovrei? E' giusto lasciare la scelta italiani e non alle logiche di partiti, ma non c'è nessuna vittoria scontata". Salvini tuttavia non esclude un premier esterno ai tre leader di centrodestra in caso di vittoria. "E' il Presidente della Repubblica che affida il mandato, lo dice la Costituzione, ma quello che decideranno gli italiani - ribadisce - è sacro".

"Io sono un alleato affidabile per gli italiani, per la Meloni, per Berlusconi. La Lega - ricorda Salvini - guida tre quarti delle regioni italiane, più affidabili di così...".