«Ho usato fair play con Enrico Letta e Emma Bonino nelle dichiarazioni di oggi. Hanno deciso di rispondere con gli usuali toni e la teoria dei nemici esterni. Vale allora la pena essere netti: la follia di una coalizione draghiana ma anche populista si è rivelata con nettezza». Lo afferma il leader di Azione Carlo Calenda. «Quattro programmi diversi e contraddittori; nessun progetto di governo; una campagna delirante all'insegna di Berlinguer vs Almirante; candidature assurde come Di Maio e i riformisti messi in posizione non eleggibile; proposte folli come i 10.000 euro e 900.000 assunzioni», aggiunge. «Se per il Pd - sottolinea Calenda - quanto accaduto è solo la conseguenza di un partito condominio di correnti sulle spalle di militanti entusiasti e in buona fede, per +Europa l'errore è stato mortale. Per garantirsi un posto il gruppo dirigente si è prestato a fare tutta la campagna contro di noi. Bonino si è prestata ad essere strumentalizzata dal Pd sapendo in anticipo che mi sarei candidato a Roma. Chi è causa del suo mal pianga se stesso. Vale per il Pd e per +Europa. Ora noi andiamo avanti a costruire un partito liberale e riformista. Voi decidete cosa volete essere e ai militanti e agli elettori del Pd e di +Europa che si sono stancati di essere mobilitati, usati per poi finire consegnati a populisti vari, dico: quella che costruiremo è anche casa vostra. Vi aspettiamo. Il Pd riformista è un progetto fallito. È ora di prenderne atto».