«Io insisto tanto sulla politica mediterranea perché o si ritorna al centro di un sistema o c'è la periferia. E tutto il Mezzogiorno è una periferia«. Lo ha detto l'ex presidente del Consiglio Romano Prodi, parlando a margine dell'apertura dell'anno accademico 2023-2024 dell'Istituto italiano per gli studi storici di Napoli. «La mia idea - ha ricordato Prodi - era di fare alcuni centri di eccellenza fortissimi, uno a Napoli, uno a Bari, uno in Sicilia, e riattirare di nuovo i ragazzi migliori del giro. Lo sviluppo non si può fare equilibrato, ci vogliono dei punti di eccellenza». Secondo Prodi «ci dev'essere una politica europea nuova. Da anni io propongo di fare 30 università miste, uguali al nord e al sud del Mediterraneo, con la doppia sede ad Atene, Cairo, Napoli, Tripoli, Marsiglia, Rabat, con tanti studenti e professori del nord quanto del sud. Quando hai messo insieme 500mila ragazzi, il Mezzogiorno e il Mediterraneo sono salvi, altrimenti abbiamo la Libia dove comandano i russi e i turchi. Cosa c'entrano i russi e i turchi con questa parte del Mediterraneo? Niente».

LA GUERRA

«L'Europa non è esistita in Ucraina e non sta esistendo nel conflitto israelo-palestinese. Risposta triste, ma onesta», ha aggiunto Prodi intervenendo rispondendo a una domanda sul ruolo dell'Europa nel conflitto tra Israele e Palestina. «L'Europa non è riuscita ad essere un soggetto forte, è troppo divisa. Bisogna ritornare a quello che era qualche decennio fa».