ROMA. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sarà in Aula a Palazzo Madama il 20 agosto alle 15 per rendere comunicazioni. A comunicarlo la presidente del Senato Elisabetta Casellati in Aula dopo chel'assemblea ha respinto le proposte di modifica del calendario avanzate dal centrodestra, compresa quella della Lega che chiedeva il voto alle 16 di domani.

Giunto a Palazzo Madama Matteo Salvini mette subito in chiaro: "Ora parlo in Aula... Non ritiro i ministri". Poi prende la parola in Aula e scoppia la bagarre. Dai banchi del gruppo dem si levano cori, contestazioni e 'buuu'. "Se per bocca del senatore Renzi avete già vinto, non capisco tutta questa maleducazione", afferma il vicepremier, tra i banchi del Carroccio e non del governo insieme ai ministri della Lega.

Quindi l'annuncio: "Ho sentito più volte Di Maio in questi giorni chiedere il taglio dei parlamentari. Prendo la palla al balzo: la Lega voterà per anticipare il taglio dei parlamentari, si chiude in bellezza con la promessa fatta agli italiani, e poi per dignità e onestà si va subito al voto". Scattano gli applausi dei senatori della Lega e di parte del M5S. "Vedo che ora il Pd non applaude più e qualche abbronzatura si spegne", dice Salvini riprendendo le sue parole di poco prima, rivolto ai banchi della sinistra: "Invidio quelle abbronzature che ci sono lì".

Con il richiamo al voto arriva l'affondo contro l'ex segretario dem. "Capisco il terrore del voto da parte del senatore Renzi, comprensibilissimo: con i disastri che ha fatto gli italiani lo mandano a casa immediatamente. Quindi piuttosto che lasciare la poltrona, il Vinavil" scandisce il leader della Lega. Che ribatte alle critiche: "Non ho mai conosciuto un fascista che vuole andare subito al voto, che vuole dare la parola al popolo". Per il ministro dell'Interno "chi ha paura del voto vuol dire che ha la coscienza sporca, allora si inventa l'Iva, i marziani, il mojito e il Papeete. Ma non sapevo che era reato andare in spiaggia, ho imparato anche questo".

Salvini sbotta con i senatori del Pd che lo contestano, interrompendo più volte il suo intervento: "Mamma mia che fatica qui ohe'... Amici Cinque Stelle, prima di allearvi con questa squadra pensateci tre volte... mamma mia che fatica...''. "Noi andiamo a testa alta a chiedere agli italiani la possibilità di prendere per mano questo Paese per i prossimi cinque anni e non abbiamo paura di alzarci dalle poltrone dei ministeri o del Senato" ribadisce il leader del Carroccio che conclude il suo intervento in Aula citando Paolo Borsellino: "Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola... Viva la libertà, viva l'Italia e la democrazia...''.

Il presidente dei senatori M5S Stefano Patuanelli in Aula a Palazzo Madama rileva che "la proposta della Lega di votare in quarta lettura il taglio dei parlamentari è praticabile solo se non viene votata la sfiducia al governo. Quindi mi aspetto che la Lega ritiri la mozione". Ma il vicepremier ribatte: "Non siamo mica al mercato del pesce...''. E torna sulla questione lasciando Palazzo Madama: "Abbiamo accettato la sfida del taglio dei parlamentari. Adesso vediamo cosa farà Di Maio, che ovunque e ripetutamente, ha detto: 'tagliamo e poi subito al voto'. Mi aspetto coerenza da Di Maio. Se poi uno taglia e fa l'inciucio lo stesso con il Pd, lo spiegherà al Paese...". Quanto alle elezioni, "andatevi a leggere la legge - dice ancora Salvini - Anche con il taglio dei parlamentari si può votare entro ottobre con la legge attuale. Non c'è nessun problema, lo dice l'articolo 4 della riforma stessa che ora vi mando per Whatsapp se volete...''. Perché ha fatto il passo indietro, rinunciando al ritiro della delegazione ministeriale della Lega al governo? ''Faccio le cose che servono, era più efficace questo che vi ho detto...'', taglia corto il vicepremier.

"Sto ricevendo centinaia di messaggi di incoraggiamento sulla linea decisa oggi - dichiara poi - sul taglio dei parlamentari ed elezioni il prima possibile per il bene del Paese e ne sono felice. Nel pieno rispetto delle prerogative del Quirinale conto che gli italiani possano eleggere il nuovo Parlamento che dia vita a un governo in grado di far ripartire il Paese".

BOTTA E RISPOSTA PD-CASELLATI SU TEMPI INTERVENTO SALVINI - Sulla lunghezza dell'intervento di Salvini in Aula al Senato si registrano le contestazioni del Pd, con il capogruppo Andrea Marcucci, alla presidente Elisabetta Casellati che risponde 'piccata': "Lei sfora sempre il tempo, con lei il tempo non l'ho mai considerato, l'intervento di Salvini è stato nel tempo lei lo sa bene perché ogni volta lei sfora sempre e non mi piace questa polemica pretestuosa". Il Pd protesta vistosamente. "Lo trovo intollerabile" dice Casellati. Mentre Matteo Renzi interviene su Twitter: "Salvini ha fatto un intervento di 10 minuti e mi ha citato 13 volte. Renzi, Renzi, Renzi... O è innamorato o è ossessionato. O tutti e due #CapitanFracassa".

LA FRENATA SU RITIRO MINISTRI - La tentazione di strappare è stata molto forte fino all'ultimo momento, ma poi è arrivata la frenata e il passo indietro. Solo in zona Cesarini, raccontano, Salvini avrebbe deciso di rinunciare al ritiro della sua delegazione ministeriale. Dopo aver minacciato le dimissioni in blocco dei sette ministri del Carroccio, il leader della Lega non avrebbe premuto l'acceleratore, perché, raccontano fonti parlamentari del Carroccio, teme le contromosse del premier Giuseppe Conte, magari di sponda con il Colle, che potrebbe di fatto annullare gli effetti del blitz leghista (magari assumendo l'interim dei ministri dimissionari) per prendere tempo ed evitare le dimissioni. Non solo, la procedura per le dimissioni di un ministro sono complesse, gli effetti non immediati, e necessitano del 'timbro' del Colle, ovvero di un decreto presidenziale.