AVELLINO. Sono 6 i casi positivi al coronavirus su 377 test rapidi eseguiti sul personale e sui pazienti dell'ospedale "Frangipane" di Ariano Irpino, in provincia di Avellino, il cui territorio è stato dichiarato "zona rossa" lo scorso 15 marzo con la quarantena stabilita da un'ordinanza del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. La positività dei 6 casi, pari all'1,6% dei test eseguiti, dovrà essere confermata dal tampone. Gli esiti dell'indagine a tappeto "dimostrano come il Frangipane sia, ad oggi, un ospedale sicuro per effetto della corretta esecuzione delle procedure di sanificazione degli ambienti e del corretto utilizzo dei dispositivi di protezione da parte del personale, conforme agli indirizzi nazionali e regionali", fa sapere la Direzione generale della Asl di Avellino. La stessa Asl comunica inoltre che è stata avviata l'esecuzione dei test al personale del presidio ospedaliero "Criscuoli" di Sant'Angelo dei Lombardi: i casi negativi risultano essere 85 su 88 (pari al 96,60 %), tra questi vanno annoverati 9 risultati probabili immuni. I casi positivi sono 3 su 88 (pari al 3,4 %) e anche in questo caso la positività dovrà essere confermata dal tampone. Le attività di screening, spiega la Asl, "continueranno al fine di sottoporre tutto il personale al test rapido sia al Frangipane di Ariano Irpino che al Criscuoli di Sant'Angelo dei Lombardi". Nella giornata di ieri sono stati consegnati "test rapidi" all'Unità operativa complessa Emergenza Territoriale al fine di sottoporre a screening tutti gli operatori del 118 nei Saut e negli Stie della provincia di Avellino. E' in corso la consegna dei "test rapidi" ai direttori dei Distretti sanitari, al direttore del Dipartimento di Prevenzione e al direttore del Dipartimento di Salute mentale al fine di sottoporre a screening il personale sanitario delle unità. L'obiettivo, conclude la Direzione generale della Asl di Avellino, "è quello di screenare tutto il personale sanitario e i soggetti sintomatici, a domicilio, oltre ai pazienti nella fase di pre-triage e pronto soccorso dei Presidi Ospedaliere al fine di limitare al minimo le possibilità di contagio".