NAPOLI. Corsa contro il tempo per dare un nome e un cognome al responsabile, o ai responsabili, del crollo del cornicione che sabato mattina ha ucciso il 66enne commerciante Rosario Padolino. L’informativa della Procura è già stata depositata e l’ipotesi di reato formulata dagli inquirenti lascia ben pochi margini di manovra all’immaginazione: omicidio colposo. I primi atti sono già stati acquisiti dai carabinieri, ai quali è stato affidato lo svolgimento delle indagini. Fari puntati, in particolare, sui verbali relativi alle riunioni condominiali alle quali hanno preso parte i proprietari degli appartamenti al civico 228. Intanto per tutta la giornata di ieri i parenti della vittima si sono stretti intorno alla vedova, Grazia Ragozzino, che, sostenuta dalle due amate figlie, è tornata a chiedere «giustizia per Rosario. Chi ha sbagliato paghi le proprie colpe fino in fondo». L’autopsia disposta dalla Procura sul corpo di Rosario Padolino dovrebbe invece essere eseguita entro oggi. Domani, ma la notizia non è ancora ufficiale, potrebbero essere celebrati i funerali nel Duomo.