Coronavirus, in Campania 13 casi. De Luca: «Contagi per irresponsabilità, procederemo alle denunce»
Il governatore: nella notte effettuati altri test. Nove positivi a Napoli, 2 a Caserta, 1 a Salerno e 1 a Benevento. Disinfestazione in Tribunale
di Redazione
Sab 29 Febbraio 2020 11:33
NAPOLI. Crescono i casi di coronavirus in Campania. A fare il punto della situazione è il presidente della Regione, Vincenzo De Luca: «Alle 23 di ieri erano undici i casi positivi al coronavirus in Campania. Nella notte sono stati effettuati altri test e al momento abbiamo 13 casi conclamati», ha detto il governatore in una conferenza stampa. «Questa la suddivisione territoriale: 9 a Napoli, 2 a Caserta, 1 a Salerno e 1 a Benevento». De Luca aggiunge che «non tutti questi casi sono stati certificati dall'Istituto superiore di sanità, ma realisticamente sono 13 quelli che ai test sono risultati positivi». Intanto, dopo la notizia dei test positivi su persone che hanno avuto contatti con l'avvocato contagiato, è scattata la disinfestazione del Palazzo di Giustizia a Napoli. De Luca ha quindi aggiunto che «è stata emessa una ordinanza con scadenza primo marzo: tutte le attività pubbliche possono e devono essere e riprese, tranne se arrivano indicazioni diverse in queste ore dal Governo. Se tieni aperti i tribunali, consenti partite aperte al pubblico diventa ridicolo chiudere le scuole: un conto sono zone in quarantena, altro un'area come la nostra. Non possiamo tenere le scuole chiuse per mesi senza motivazioni vincolanti».
I RICOVERATI. Tre i ricoverati. Si tratta della 25enne di Montano Antilia, nel Cilento, e della 24enne casertana, le cui positività sono state validate anche dall'Iss. Ricoverato anche un uomo di Mondragone che avrebbe partecipato a una fiera a Rimini. I tre sono comunque in buone condizioni. Tutti gli altri casi sono in regime di quarantena domiciliare.
«CONTAGI IN CAMPANIA PER IRRESPONSABILITà». Se ci sono, al momento, 13 casi positivi al Coronavirus in Campania è a causa del «senso di irresponsabilità» di alcuni. De Luca ricostruisce, nel dettaglio, come è arrivato il contagio in Campania. «Parliamo del tecnico di laboratorio che lavorava all'ospedale di Cremona dove, se non sbaglio ci sono 80 casi - ha spiegato - Ebbene, se sei un tecnico dovresti avere la consapevolezza di quello che sta accadendo e dovresti mettere in atto un comportamento di responsabilità. Ed invece da Cremona ha preso il Freccia Rossa, poi da Salerno un bus fino a Vallo e poi a Montano Antilia. Abbiamo dovuto ricostruire tutti i suoi spostamenti e fare i tamponi a tutti coloro che aveva incontrato. Ed ancora. Nel caso di Caserta la ragazza veniva da Milano, il ragazzo che l'ha accompagnata in auto è risultato positivo ed è il caso di Guardia Sanframondi. C'è poi l'avvocato napoletano, i suoi colleghi sono risultati positivi ed ha frequentato aule di tribunale, colleghi». «Tutto questo per dire che c'è un lavoro rigorosissimo per curare e bloccare i contagi ma serve la responsabilità di ciascuno di noi», ha concluso. «Procederemo alla denuncia delle persone che non rispondono all'obbligo di responsabilità e a comportamenti corretti. Chi avverte sensazioni di malessere contatti il suo medico di famiglia. Dobbiamo fare uno sforzo di amplificazione delle procedure e soprattutto serve un senso di responsabilità, per se stessi e per la comunità».
SCUOLE. Un invito l'ha poi rivolto agli amministratori locali: «bisogna affrontare il problema senza opportunismi e allarmismi», il riferimento è alla frequenza scolastica che deve essere assicurata agli alunni. «Se teniamo aperto lo stadio - stasera si gioca Napoli-Torino a porte aperte, ndr - diventa ridicolo chiudere le scuole dove non c'è nessuna emergenza straordinaria». Sulla fornitura di mascherine e materiale sanitario il governatore ha spiegato che il governo ha centralizzato le forniture nelle aree del Nord, «come è giusto che fosse», ma che «già domani arriveranno in Campania 300mila mascherine: ne abbiamo discusso appena ieri con il capo della Protezione civile, Borrelli». «In caso dovessero aumentare i contagi abbiamo deciso - ha proseguito De Luca - di riservare posti letto nei reparti di malattie infettive e di rianimazione dei nostri ospedali, o presso strutture rimovibili».
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