NAPOLI. Sedici appuntamenti al festival di formazione e teatro sociale, tra Napoli, Avellino, Benevento, Caserta e Salerno: questo il programma della quarta edizione di “Quartieri di vita”, diretto da Ruggero Cappuccio, realizzato con il sostegno della Regione Campania dalla Fondazione Campania dei Festival, presieduta da Alessandro Barbano.

L’iniziativa è stata presentata nella conferenza stampa che si è tenuta nella Sala Giunta della Regione Campania. Sono intervenuti Alessandro Barbano, Laura Valente e Ruggero Cappuccio. Barbano sottolinea che «questa manifestazione è quella più consonante con la mission della nostra Fondazione perché fa del teatro un momento straordinario di partecipazione, di condivisione e di riscatto in questo territorio dove questo strumento ha una valenza molto particolare». Precisa, poi, che l’iniziativa quest’anno si arricchisce ulteriormente sia finanziariamente sia come quantità di spettacoli. «Si arricchisce anche di una collaborazione molto gradita con la Fondazione Donnaregina per le arti contemporane, presieduta da Laura Valente, per celebrare Pina Bausch. Come amministratore della Fondazione ci tengo a precisare che “Quartieri di vita” per noi è un impegno importante ed è certamente la seconda manifestazione in termini finanziari della Fondazione Campania dei Festival perché quest’anno la spesa di questa iniziativa arriva 320mila euro che è una parte cospicua del nostro bilancio. Siamo convinti che lo spettacolo funziona se ha un senso, una ragione anche civile. “Quartieri di vita” ha una forte ragione civile e un fortissimo radicamento».

Conclude informando che «quest’anno ci saranno 12 compagnie teatrali che lavorano nell’area dell’inclusione, del disagio, in quella della partecipazione delle popolazioni immigrate, in quella del recupero dei detenuti e in quella di supporto ai soggetti disabili. Sono tutte componenti attive della nostra società che attraverso il teatro si esprimono e ci danno un contributo». Laura Valente conferma il ringraziamento alla Fondazione Campania dei Festival, Napoli Teatro Festival e a “Quartieri di vita” perchè non è facile fare rete in questa regione. «Spesso è complicato e difficile e anche tra amici non ci si capisce. Invece da due anni, oltra alla stima personale che ci lega c’è anche una voglia ostinata di fare progetti insieme e questo ci ha permesso di superare tante vecchie abitudini e difficoltà anche amministrative. Insieme siamo riusciti a fare qualcosa di più di quello che avremmo potuto fare da soli». Informa che la Fondazione Donnaregina voleva fare un omaggio a Pina Bausch e altrettanto aveva in animo la Fondazione Campania dei Festiva in occasione del decennale dalla morte della “grande madre del teatro danza”. «Ci siamo messi insieme io e Ruggero Cappuccio un anno fa parlando della possibilità di fare un progetto condiviso. Lo realizziamo oggi grazie a fondi pubblici, quelli della Regione Campania».

Cappuccio dichiara che «“Quartieri di vita”, anche quest’anno, investe su attività di formazione e su esperienze di cultura scenica provenienti da diversi osservatori teatrali del territorio, individuando nella sezione dedicata a Pina Bausch il paradigma virtuoso di un modo di stare al mondo che partendo dal disagio può raggiungere altissime forme di poesia. Ed è la fragilità l’essenza di “Quartieri di vita”. Quella fragilità sociale ed individuale che sa inventare forme di comunicazione potenti per difendersi e condividere». Informa, quindi, che il programma di quest’anno prevede due sezioni che si svolgeranno in due momenti temporali diversi. Tra novembre e dicembre protagonista del festival sarà un omaggio dedicato all’icona della danza contemporanea Pina Bausch. “Ensembles” è il titolo della videoinstallazione sul “Tanztheater Wuppertal” di Pina Bausch, a cura della Fondazione Bausch, presentata dalla Fondazione Campania dei Festival e dalla Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, che sarà ospitata dal 23 novembre al 6 gennaio (inaugurazione venerdì alle ore 19) al Museo Madre. Nell’ambito della videoinstallazione, dal 20 dicembre al 5 gennaio i visitatori del museo avranno l’opportunità di partecipare a mini-workshop condotti dalla coreografa Marigia Maggipinto, danzatrice del “Tanztheater Wuppertal”. Sabato 14 e domenica 15 dicembre va in scena, invece, in debutto assoluto al teatro San Ferdinando, “Another round for five” di Cristiana Morganti, frutto di una residenza artistica che la storica interprete della compagnia di Pina Bausch ha condotto durante la scorsa edizione del “Napoli Teatro Festival Italia” con cinque artisti di rilievo internazionale provenienti da esperienze professionali eterogenee. Entrambi i progetti sono realizzati con il sostegno finanziario del Goethe-Institut di Napoli e del Ministero Federale degli Affari Esteri di Berlino.

Altro progetto nato nel corso del “Ntfi” 2019 è “Esistenze. Drammaturgie arabe tra diaspora e rivoluzione”, un’antologia dedicata ai testi arabi contemporanei presentati durante l’ultima edizione del Festival. I temi trattati nel volume saranno al centro di una conferenza, organizzata con l’Università degli studi di Napoli L’Orientale, che si terrà il 10 gennaio a Palazzo Du Mesnil. L’iniziativa è inserita nell’ambito di Quartieri di Vita come risultato di un progetto di formazione e di public engagement della Fondazione Campania dei Festival. La seconda parte del Festival, prevista durante i mesi di febbraio e marzo, proporrà invece 12 appuntamenti tra teatro, danza, musica e arte che esploreranno le frontiere individuali, culturali, razziali. I biglietti costeranno da un minimo di 3 euro a un massimo di 8 euro per Ensemble. Il ticket per questo spettacolo consentirà di visitare tutto il museo Madre e di partecipare ai mini-workshop, previa prenotazione a partire dal 1° dicembre al numero 349-9374229. Il ricavato dell’iniziativa sarà devoluto in beneficenza.