Addio a uno dei maestri della storia e della critica letteraria italiana: Nino Borsellino, specialista di letteratura rinascimentale e grande studioso di Luigi Pirandello, è morto sabato scorso in una clinica di Roma all'età di 91 anni, dopo una lunga malattia, e oggi si sono svolti i funerali nella chiesa romana nella chiesa di San Saturnino. Era nato Reggio Calabria il 14 marzo 1929. L'annuncio della scomparsa è stato dato dalla Fondazione Natalino Sapegno, di cui Borsellino era presidente onorario dopo essere stato "per trent'anni insostituibile punto di riferimento dell'attività del centro studi". Allievo di Sapegno, Borsellino iniziò la carriera accademica all'Università di Cagliari, per poi passare all'Università di Salerno e dagli anni '70 all'Università di Roma "La Sapienza", dove è stato titolare delle cattedre di letteratura italiana e di storia della critica letteraria. Ha scritto importanti saggi su autori come Dante, Giacomo Leopardi, Giovanni Verga e Pirandello. All'opera del drammaturgo siciliano si è dedicato con particolare intensità ed è stato anche direttore della rivista "Studi pirandelliani". Si è occupato anche di letteratura del Cinquecento pubblicando importanti contributi su Ludovico Ariosto e Niccolò Machiavelli e sul teatro rinascimentale con l'edizione critica in due volumi del "Teatro del Cinquecento" (pubblicati tra il 1962 e il 1967 da Feltrinelli). Con Walter Pedullà Borsellino ha diretto il lavoro di 109 studiosi per la "Storia generale della letteratura italiana", una delle opere di maggior valore della Federico Motta Editore in 12 volumi. Per la monumentale "Letteratura italiana. Storia e testi" edita da Laterza e diretta da Carlo Muscetta Borsellino ha scritto i volumi "Niccolò Machiavelli", "Ludovico Ariosto", "Gli anticlassicisti del Cinquecento" e, in collaborazione con Roberto Mercuri, "Il teatro del Cinquecento" (tutti 1973). 

Su Luigi Pirandello ha pubblicato tra gli altri volumi "Ritratto di Pirandello" (Laterza, 1983, riedito nel 2000 con il titolo "Ritratto e immagini di Pirandello") e "Il dio di Pirandello: creazione e sperimentazione" (Sellerio, 2004) e su Giovanni Verga "Storia di Verga" (Laterza, 1982). La vasta bibliografia di Borsellino comprende: "Il socialismo della Ginestra: poesie e poetiche leopardiane" (Lalli 1988); "La tradizione del comico: letteratura e teatro da Dante a Belli" (Garzanti, 1989); "Sipario dantesco: sei scenari della commedia" (Salerno, 1991); "Critica e storia: rendiconti di fine secolo" (Kepos, 1993); "Ritratto di Dante" (Laterza, 1998); "Paradisi perduti: paesaggi rinascimentali dell'utopia" (Liguori, 2009); "Il poeta giudice: Dante e il tribunale della Commedia" (Aragno, 2011); "Lo scrigno del dialetto" (Fermenti, 2012); "Leopardi: la cognizione del vero" (Fermenti, 2015); "Critica e storia: rendiconti per il Duemila" (Fermenti, 2016). Con Lucio Felici ha diretto e coordinato "Il Novecento: scenari di fine secolo" (Garzanti, 2 volumi, 2001), a integrazione della "Storia della letteratura italiana" diretta da Emilio Cecchi e Natalino Sapegno.