Alessia Moio, passione e amore per la canzone classica napoletana
di
Sab 28 Gennaio 2023 16:53
«Progetti futuri? Sicuramente sono tesi sempre a valorizzare la canzone di Napoli dando spazio anche al nobilissimo strumento del mandolino!». Già, perché Alessia Moio è un’artista a tutto tondo: cantante, attrice e mandolinista.
Nel settore artistico fin dall’età di 13 anni, si diploma al conservatorio San Pietro a Majella di Napoli in mandolino. Immediato l’amore per la canzone classica napoletana che interpreta con grande passione e meticolosità. E da subito si occupa di spettacoli di varietà prima maniera, quelli di Viviani per intenderci, dove offre interessanti rivisitazioni di monologhi e canzoni classiche napoletane reinterpretate in maniera moderna ed efficace. Si definisce neoclassica perché apporta alla canzone un linguaggio moderno offrendo nuovi accenti alla canzone della sua città. E da qui spicca il volo: dalla macchietta, alla canzone di voce, dal caffè chantant al repertorio passionale e drammatico.
«La canzone di Napoli rappresenta la mia vita e di tanto in tanto ripesco qualche perla rara caduta nell’oblio, come ad esempio “Nun me guardate cchiù” di Russo-Gambardella del 1905, un brano struggente ma non lamentevole, dove la musica di Gambardella conferisce il giusto senso al testo letterario e poetico perché si esprime con semplicità e sentimento, prerogativa della musica di Gambardella. Naturalmente non mi reputo “la voce di Napoli”, quella lo sono tutti i poeti, i personaggi, e i musicisti che insieme concorsero a dare lustro a Napoli in tutto il mondo».
E proprio la canzone di Russo-Gambardella è stata la “perla” che Alessia Moio ha reinterpretato in maniera superba tra gli scaffali della storica sezione di musica e spettacolo della Biblioteca Nazionale di Napoli, Lucchesi Palli, nell’ambito di un progetto con la Biblioteca Nazionale per sottolineare l’esigenza di salvaguardare la persistenza nella memoria collettiva della canzone classica napoletana e diffonderla. La Moio è da sempre impegnata nel recuperare e rilanciare la canzone di Napoli nel tenace tentativo di raggiungere i giovani per trasmetterne la memoria e il valore identitario della cultura e della lingua napoletana.
Ecco spiegato anche perché ha ricevuto gli elogi dalla famiglia Taranto alla quale ha conferito l’onore di indossare la famosissima paglietta del grande Nino Taranto.
Numerose le pubblicazioni discografiche di Alessia Moio, ultima delle quali si intitola “Napoli canto... e Moio per te” dove l’artista ha “recuperato” ben 18 brani della canzone storica napoletana. Mentre a breve saranno in uscita nuovi studi sulle canzoni classiche con voce e mandolino. Il prossimo impegno dell’artista è per il 18 e 19 febbraio al teatro “Vittorio Mezzogiorno” di Cercola con lo spettacolo “’A voce ’e Napule” per la regia di Ciro Ridolfini.
Se vuoi commentare questo articolo accedi o registrati