«Sono molto preoccupato. Ho avuto la broncopolmonite a Natale, sono stato 40 giorni chiuso ma sono guarito. Ora sto benissimo ma avendo avuto quella complicazione devo stare molto attento a non uscire». Lo ha detto Renzo Arbore ospite di “Un Giorno da Pecora", su Rai Radio1 spiegando come sta vivendo questo momento segnato dal coronavirus e sottolineando che non esce «per niente, sto a casa. L'ultima volta sono uscito un mese fa». Confrontando l'emergenza Covid-19 con i tempi della guerra lo showman ha sostenuto che «non c'è paragone, la guerra è la cosa più brutta del mondo. C'era il coprifuoco, noi bambini eravamo terrorizzati. La guerra la è peggiore iattura che si possa vivere». Arbore ha lanciato poi un appello, a modo suo, al popolo partenopeo affinché rispettino le indicazioni sullo stare a casa. «Dico soprattutto agli amici napoletani: evitate il lanciafiamme di De Luca! - ha scherzato Arbore -. Ho visto alcune immagini di Napoli, con alcuni che camminano per i vicoli come se niente fosse, una cosa che succede non solo lì, certo, ma i napoletani devono esser molto attenti, non si può uscire!».