Sanremo, Ermal Meta incanta con “Caruso” e resta ancora in vetta
di Ivano Avolio
Ven 05 Marzo 2021 02:15
SANREMO. Il 4 marzo 1943 a Bologna, nasce Lucio Dalla; 4/3/1943 titolo di un brano di Lucio Dalla e della Nuova Equipe 84, presentata Festival di Sanremo 1971, dove si classificò al 3º posto. I Negramaro la eseguono con solenne eleganza per rendere omaggio al cantautore bolognese per poi eseguire “Meraviglioso”. Tantissimi degli artisti in gara e degli ospiti indossano una spilla raffigurante il simboli di play e pause, in riferimento all’iniziativa “I diritti sono uno spettacolo, non mettiamoli in pausa” in favore dei lavoratori del mondo della musica e dello spettacolo. La competizione canora la apre Noemi con "Prima di andare via" di Neffa (2014) con Neffa: i due la eseguono con un ritmo e una complicità non da tutti, capaci di fronteggiare anche un problema con il ritorno audio in cuffia, li porta ad andare spesso fuori tempo, Voto 7. Fulminacci con "Penso positivo" di Jovanotti (1994) con Valerio Lundini e Roy Paci: una canzone di un elevatissima difficoltà, Fulminacci regge il confronto con Jovanotti, Lundini rappa sulla sua strofa, la tromba di Roy Paci è ineguagliabile, Voto 9. Francesco Renga con "Una ragione di più" di Ornella Vanoni (1970) con Casadilego: “l’età discografica” di questo brano molto ricercato rende meno probabile l’effetto “karaoke” da parte del pubblico a casa, ma l’esecuzione è molto pulita, Voto 6. Extraliscio feat. Davide Toffolo con "Rosamunda" di Gabriella Ferri (1972) con Peter Pichler: l’energia di questo gruppo è travolgente, impossibile non lasciarsi trasportare e aver voglia di ballare sulle loro note, Pichler ed il suo Traitonium arricchiscono l’esecuzione, Voto 8. Fasma con il brano "La fine" di Nesli (2009) con Nesli: ancora un problema tecnico, la voce di Fasma non si sente per diversi secondi, Amadeus arriva ad interrompere l’esecuzione e consentire un intervento tecnico, i due mantengono concentrazione e carica nella loro performance, Voto 7. Bugo con "Un’avventura" (Lucio Battisti 1969) con i Pinguini Tattici Nucleari: i tamburi e l’energia dei Pinguini danno ritmo a questa esecuzione, Voto 6-. Francesca Michielin e Fedez con il Medley: Calcutta "Del verde", Silvestri "Le cose che abbiamo in comune", Jalisse"Fiumi di parole", "Non amarmi" Aleandro Baldi e Francesca Alotta, "Felicità" Al Bano e Romina Power: visibilmente emozionati regalano un esecuzione divertente che si ascolta con piacere e trasporto, Voto 7,5. Irama con "Cyrano" di Francesco Guccini (1996), in isolamento per contatto Covid, Irama resta in gara con una registrazione delle prove in cui ha dimostrato talento nel reinterpretare un brano cosi importante, Voto 7. Maneskin con "Amandoti" di Cccp – Fedeli alla linea (1990) con Manuel Agnelli, il ritmo dei Maneskin si sposa benissimo con la voce di Agnelli in questa rivisitazione estremamente rock, VOTO 8. Random con "Ragazzo fortunato" di Jovanotti (1992) con i The Kolors: competere con la carica e l’energia di questo brano è un compito arduo, i The Kolors portano ritmo, Random ci mette energia, ma l’originale è tutta un’altra musica, Voto 6+. Willie Peyote con "Giudizi universali" di Samuele Bersani (1997) con Samuele Bersani, il cantautore torinese dimostra una professionalità ed un rispetto infinito per questo evergreen regalando un duetto perfetto, Voto 10. Orietta Berti con "Io che amo solo te" di Sergio Endrigo (1975) con Le Deva: un brano intramontabile eseguito alla perfezione ed arricchito dalle voci di Le Deve, Voto 9. Molti si saranno chiesti dove sia Zlatan Ibrahimovic. Questa sera doveva essere qui intorno alle 9 e mezza, ma abbiamo scoperto che purtroppo c'è stato un incidente in autostrada che ha bloccato le auto. A un certo punto è riuscito ad arrivare in una maniera assolutamente rocambolesca, facendosi dare un passaggio da un motociclista di passaggio. Gio Evan con "Gli anni" degli 883 (1995) con i cantanti di The Voice Senior: l’emozione dei quattro finalisti del talent è visibilissima, Gio Evan lascia a loro le luci della ribalta, Voto 7-. Ghemon con un Medley dedicato alle donne, intitolato “Essere infinito” composto dai brani "Le ragazze", "Donne", "Acqua e sapone", "La canzone del sole" con i Neri Per Caso: nel festival del 1995 i Neri Per Caso rompevano le logiche di Sanremo presentandosi all'Ariston senza bisogno dell'accompagnamento dell'orchestra, Ghemon li riporta sul palco ed è impossibile restare indifferenti su questo pezzo e non lasciarsi trasportare del ritmo, Voto 8. Zlatan Ibrahimovic e Sinisa Mihailovic regalano momenti di divertimento, raccontando aneddoti sulla loro carriera calcistica e l’amicizia che li lega. Sinisa decide di cantare "Io vagabondo" successo dei Nomandi, in duetto con il vero Zlatan in quello che è stato ribattezzato “Il festival di Ibra”. Accompagnati anche da Fiorello ed Amadeus formano il quartetto degli “Abbadeus”. I due calciatori divertono e si divertono a cantare e scherzare insieme. La Rappresentante di Lista con "Splendido splendente" di Donatella Rettore (1979) con Donatella Rettore: nella prima parte del pezzo la Rettore non c'è sul palco, al punto che si pensa a un forfait improvviso, ma arriva sul finale portando la sua carica, Voto 7. Arisa con "Quando" di Pino Daniele (1991) con Michele Bravi: perfetto duetto, eseguito tenendosi per mano, con al centro una rosa argentata. La scelta di Arisa di omaggiare il cantautore napoletano regala una performance particolarmente intensa, Voto 8,5. A Sanremo è il momento di Donato Grande, calciatore di Powerchair Football, il calcio in carrozzina. Il giovane atleta di Trani palleggia con l’attaccante del Milan sul palco dell’Ariston facendo conoscere a tutti questa straordinaria pratica sportiva. È il momento di Achille Lauro, che questa sera porta sul palco con sé Monica Guerritore ed Emma Marrone. L'attrice apre con un monologo che cita parole attribuibili a Penelope, che è il titolo della canzone di Achille Lauro cantata con Emma Marrone. L'impianto scenico di questa sera è un colonnato con Achille Lauro che ha sembianze statuarie. Madame con "Prisencolinensinainciusol" di Adriano Celentano (1973): riprende per intero il video originale della canzone, in cui un Celentano nei panni di un docente spiegava ai suoi alunni il valore universale di questa nuova parole, Voto 7. Lo Stato Sociale con "Non è per sempre" degli Afterhours (1999) con Emanuela Fanelli e Francesco Pannofino, la loro performance è volutamente meno giocosa del solito perché, omaggio ai lavoratori del mondo dello, vengono elencati i nomi di teatri fermi, chiusi in alcuni casi per sempre, degli eventi live e concerti saltati. "Ma niente è per sempre", chiude l'esibizione, in riferimento a questo stesso stallo, che da mesi tiene fermi migliaia di operatori del settore, Voto 10 e lode. Annalisa con "La musica è finita" di Ornella Vanoni (1967) con Federico Poggipollini: la chitarra di Fede Poggipolini accende questo classico senza tempo che sembra scritto apposto per la vocalità di Annalisa, Voto 8. Gaia con "Mi sono innamorato di te" di Luigi Tenco (1962) con Lous And The Yakuza: l’artista belga di origini congolesi è tra le più quotate a livello internazionale, il risultato del connubio è una versione molto delicata della canzone di Tenco di sicuro effetto, Voto 7,5. Colapesce e Dimartino con "Povera patria" di Franco Battiato (1991): L'esibizione dei due artisti siciliani vanta anche un cameo virtuale di Franco Battiato. È infatti la voce originale di Franco Battiato a cantare il verso che chiude la canzone: "Se avremo ancora un po' da vivere/La primavera intanto tarda ad arrivare", VOTO 6. Coma_Cose - "Il mio canto libero" Lucio Battisti (1972) con Alberto Radius e Mamakass: Radius è uno dei musicisti che ha condiviso con Battisti la sua straordinaria carriera, l’esecuzione risente positivamente della complicità e del intesa dei due cantanti, VOTO 7. Tornano sul palco i Negramaro, che cantano il singolo "Contatto", uscito nel 2020. Malika Ayane con "Insieme a te non ci sto più" di Caterina Caselli (1970): L'artista omaggia la sua produttrice discografica con il suo brano, impreziosendolo con le dolci tonalità della sua voce, Voto 6,5. Max Gazzè con "Del mondo" di Lindo Ferretti (2018) con Daniele Silvestri e The Magical Mistery Band: seduti spalle contro spalle Silvestri e Gazzè cantano con un’intesa ultra collaudata dai loro precedenti lavori insieme, brano dal importante significato, ma il ritmo e l’orario prossimo alle 02.00 non aiutano l’ascoltatore a casa, Voto 6. Ermal Meta (nella foto) con "Caruso" di Lucio Dalla (1986) con Napoli Mandolin Orchestra: confrontarsi con questo brano, nel compleanno di Dalla, sul palco di Sanremo, è una scelta coraggiosissima da cui Ermal Meta può uscire a testa alta, la Napoli Mandolin Orchestra regala un’atmosfera che ti porta la mente dell’ascoltatore sul lungomare di Mergellina, voto 9,5. Amadeus nel inseguire l’unica donna tra i mandolinisti per consegnarle i fiori, perde un occasione per tacere rivolgendole un infelice: «Unica di Napoli non italiana» perde un occasione per tacere Aiello con "Gianna" di Rino Gaetano (1978) con Vegas Jones: difficile rileggere questo brano in chiave rap si poteva fare meglio, voto 6-. Termina cosi una lunghissima serata ricca di problemi audio. Classifica della serata con il voto dell’orchestra: 1 Ermal Meta 2 Orietta Berti 3 Extraliscio e Davide Toffolo 4 Willie Peyote 5 Arisa 6 Maneskin 7 Annalisa 8 Max Gazzè 9 La rappresentante di lista 10 Ghemon 11 Lo Stato Sociale 12 Gaia 13 Irama 14 Colapesce e Dimartino 15 Fulminacci 16 Malika Ayane 17 Noemi 18 Madame 19 Francesco Renga 20 Fasma 21 Michielin e Fedez 22 Aiello 23 Bugo 24 Gio Evan 25 Random 26 Coma_Cose. Obbligati a chiudere di fretta e furia, Amadeus e Fiorello anunciano rapidamente anche la classifica generale dopo le prime tre serate, dando solo i primi dieci classificati: 1 Ermal Meta 2 Annalisa 3 Willie Peyote 4 Arisa 5 Irama 6 Lo stato sociale 7 Malika Ayane 8 Extraliscio 9 Orietta Berti 10 Maneskin.
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