VENEZIA. Saranno quattro i film italiani in concorso alla 77esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia: “Le sorelle Macaluso” di Emma Dante, “Miss Marx” di Susanna Nicchiarelli, “Padrenostro” di Claudio Noce con Pierfrancesco Favino e “Notturno” di Gianfranco Rosi, già Leone d'Oro nel 2013. Ad annunciarlo, in una insolita conferenza stampa in streaming dalla Laguna, il direttore artistico Alberto Barbera e il neo presidente della Biennale Roberto Cicutto.

«Rifiutiamo categoricamente l'idea di un festival online, il festival è in presenza». Lo ha affermato con forza quest’ultimo. Sarà un festival con nuove misure di sicurezza: rilevazione della temperatura ai varchi di accesso, proiezioni multiple e quindi meno affollate dei singoli film, conferenze stampa in presenza con distanziamento (trasmesse anche in streaming), prenotazione online obbligatoria della proiezione a cui si intende partecipare (anche per gli accreditati).

Così dal 2 al 12 settembre la Mostra ospiterà 62 film e 15 cortometraggi: «abbiamo ridotto un po', ma non di molto, il numero delle opere in selezione» spiega Barbera. In concorso anche opere dei maestri Konchalovksy, Kiyoshi Kurosawa e Amos Gitai oltre l’attesissimo “Nomadland” di Chloe Zhao, che i rumors danno già tra i papabili Oscar 2021.

Altre presenze italiane Fuori Concorso tra cui spicca “Salvatore - shoemaker of dreams”, docufilm di Luca Guadagnino sulla storia di Salvatore Ferragamo, ciabattino sbarcato a Hollywood dalla sua Bonito, provincia di Avellino. E ancora Giuseppe Pedersoli con il suo “La verità sulla Dolce vita” di Giuseppe Pedersoli, che con con documenti inediti ricostruisce la storia del capolavoro di Fellini, “Molecole” di Andrea Segre e “Paolo Conte, via con me” di Giorgio Verdelli. “James” di Andrea Della Monica.

Infine, da sottolienare la presenza di un cortometraggio napoletano “Le mosche” di Edgardo Pistone nella Settimana Internazionale della Critica, mentre alle Giornate Degli Autori ci sarà documentario "James", sulla vita del musicista Senese, diretto da Andrea Della Monica.