
Italia stasera contro l'Ucraina: basta un pareggio per gli Europei
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Lun 20 Novembre 2023 11:40
Ci siamo. Per Luciano Spalletti è la partita della verità. Il commissario tecnico, dopo la conquista dello scudetto del Napoli, stasera potrebbe brindare ad un nuovo obiettivo raggiunto nel 2023. Basterà, infatti, un pareggio contro l’Ucraina alla Bayarena di Leverkusen per andare a giocarsi Euro 2024 da campioni in carica. La situazione non era facile quando il toscano prese il posto velocemente del dimissionario Mancini. Si rischiava il crollo ed, invece, è stato bravo a creare il gruppo e a portare la Nazionale ad un passo dalle qualificazioni alla prossima competizione europea. «Sappiamo cosa ci andiamo a giocare - ha raccontato il commissario tecnico alla vigilia del match con l’Ucraina - molti vogliono metterci timore ricordandoci l’importanza e il traguardo della partita, ma le motivazioni vanno sempre oltre. Noi possiamo vincere e questo deve annullare ogni timore. È soprattutto nelle difficoltà che questi calciatori ci hanno fatto vedere la grande voglia e determinazione di vestire la maglia azzurra».Non si snatura mai Spalletti. Ha idee molto chiare per ciò che si dovrà fare contro gli ucraini allenati da Rebrov. «Nella voglia di attaccare e pressare non dovremo mai perdere ordine ed equilibrio - ha proseguito Spalletti -. Loro hanno l’attacco come reparto più forte, potrebbero crearci problemi ribaltando l’azione. Quando ci saranno la possibilità e le distanze giuste potremo pressarli. Se le distanze si allungheranno dovremo concedere campo e abbassarci ma senza lasciare spazi che poi diventano difficili da rioccupare con ripiegamenti e ricomposizioni».
Non si sbilancia sulla formazione il toscano. La certezza è il ritorno di Di Lorenzo sulla corsia destra dopo aver scontato il turno di squalifica. Dei napoletani campioni d’Italia c’è Raspadori in ballottaggio con Scamacca e Politano con Berardi. «Quando si prepara una partita lo si fa sapendo di avere 5 sostituzioni - ha precisato Spalletti -. Avendo un attaccante forte e fisico e un attaccante forte e tecnico, si cerca di farli funzionare tutti e due. Si cerca di averli in relazione alla squadra nonostante caratteristiche diverse». Dovrebbe toccare di nuovo all’ex napoletano Jorginho. Che contro la Macedonia ha sbagliato un altro rigore. «Come regista ha organizzazione non solo con la palla, ma anche indicando le posizioni ai compagni. E poi ha personalità, è abituato a gestire la squadra - ha chiarito il ct -. Il rigore l'ha ribattuto perché ha personalità, l'ha battuto anche bene per come si era mosso il portiere. Forse poteva angolare di più, ma la sua caratteristica di battere i rigori è questa. Abbiamo anche altri rigoristi, forse lo metteremmo in difficoltà rimandandolo al dischetto come avevo fatto per gioco in conferenza stampa l’altro giorno. Si valutano anche altre situazioni».
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