Un 51enne ultras del Napoli è stato arrestato in flagranza differita per gli scontri avvenuti nello stadio Alberto Picco di La Spezia dove, domenica scorsa, si è disputata la partita tra Spezia e Napoli valida per l'ultima giornata di Serie A.

L'uomo, che fa parte del gruppo Fedayn della tifoseria organizzata partenopea, è accusato di scavalcamento e utilizzo di materiale atto ad offendere, con l'aggravante di aver causato la sospensione della partita. Il 51enne è stato arrestato nella tarda serata di ieri dalla Digos di Napoli ed è stato posto agli arresti domiciliari.

È ora in attesa dell'udienza di convalida dell'arresto, che si terrà a Napoli, mentre il processo sarà celebrato a La Spezia.

Gli scontri tra napoletani e spezzini hanno avuto il loro culmine durante il primo tempo della partita, quando sono scoppiati tafferugli nella Curva Piscina dello stadio di La Spezia, settore destinato in parte alla tifoseria ospite.

Il reciproco lancio di fumogeni e lo scavalcamento di alcuni tifosi ha determinato la sospensione della partita per diversi minuti. Ieri sera è scattato il primo provvedimento eseguito nell'ambito delle indagini sugli scontri, con l'arresto in flagranza differita del 51enne tifoso napoletano, difeso dall'avvocato Emilio Coppola. L'uomo è stato posto agli arresti domiciliari anche alla luce delle sue condizioni fisiche.

ARRESTATI 4 ULTRAS LIGURI. La Digos della Questura della Spezia ha arrestato in flagranza differita quattro ultras liguri dopo gli scontri nel corso di Spezia-Napoli, giocata domenica 22 maggio allo stadio Picco. I reati contestati sono rissa, lesioni, possesso di oggetti atti ad offendere e lo scavalcamento della recinzione del terreno che ha determinato l'interruzione della gara. I quattro avrebbero partecipato al tentativo di invasione di campo dalla Curva Ferrovia, contestuale a quella dei tifosi ospiti dal loro settore, e successivamente al tentativo di contatto con i napoletani dopo la partita. Domattina è prevista la convalida.