"Napoli non va immaginata, perché è molto di più dell'immaginazione, Napoli va vissuta! Probabilmente sono sempre stato un po' napoletano". Lo ha dichiarato il tecnico del Napoli campione d'Italia Luciano Spalletti nella conferenza stampa alla vigilia dell'ultima gara al Maradona contro la Sampdoria. "Ringrazio tutti quelli che ho incontrato in questi due anni indimenticabil" ha aggiunto il tecnico campione d'Italia. "Mi piace pensare che anche tra 10 anni potrò tornare qui ed essere amico di tante persone" ha detto ancora Spalletti.

"Il triplice fischio di Udine è stato il momento più bello. La sconfitta di Empoli il momento più difficile. Lasciare ora è un autentico atto d'amore. Ho speso tutto quello che avevo. Non ho più le energie per essere all'altezza di ciò che si ama" ha dichiarato il tecnico campione d'Italia.

"Quando abbiamo capito che avremmo vinto lo scudetto, ho iniziato a dire alla squadra che avremmo visto la città esplodere di gioia. Ora mi rendo conto di aver parlato per mesi di qualcosa che nemmeno io conoscevo. Momento determinante? Non c’è stato un momento determinante, c’è stata una mentalità determinante che ha fatto la differenza. Il gruppo è composto da amici e professionisti, fino a stamattina hanno messo impegno e entusiasmo. Da qui si capisce perché questa squadra avrà un grande futuro", ha proseguito Spalletti.

“La cittadinanza onoraria mi emoziona tantissimo. Mi piace essere diventato napoletano, mi piace pensare che anche tra dieci anni potrò tornare qui e essere amico di tanti, ritrovare affetto". "La cosa più difficile da superare è lasciare il gruppo. Il loro amore ti fa venire dubbi sulla decisione che ho preso. In questi giorni, immaginandomi lontano da qui, ho realizzato quanto sia difficile scegliere di andar via. Il cuore e l’egoismo ti dicono che dovresti continuare perché c’è una squadra fortissima su cui costruire. Ma è proprio l’amore che sento che mi fa accettare la scelta", ha sottolineato il tecnico toscano. "In quella cena con De Laurentiis abbiamo sistemato tutto in un quarto d’ora. Siamo stati lucidi nel concludere quello che era il motivo del nostro incontro. Eravamo d’accordo che avrebbe comunicato lui la scelta. Non sono uno che cambia idea facilmente quando prende una decisione. Probabilmente mi faccio male da solo? Sì. Ma non lascio perché ho smesso di amare, lascio perché ho amato e ho dato tutto", ha tenuto a precisare.