ROMA. «Sono uno che i bilanci li fa spesso e, mai come stavolta, è proprio il caso di dire quanto sono stato fortunato. Sono arrivato a questo traguardo in salute e facendo il lavoro che ho sempre sognato. Non amo festeggiare i compleanni, ma pensandoci un regalo lo vorrei: che Maria non smetta mai di volermi così bene». Così Maurizio Costanzo (nella foto) in un'intervista esclusiva con “Chi”, in occasione del suo 80° compleanno. Dei sessantadue anni di carriera dice: «Dicono che sono un uomo severo, ma in realtà lo sono stato più con me stesso. E che ho anche potere, ma in realtà chi lo è, è colui che ordina e comanda, e io non lo faccio. Credo di aver fatto bene, ma se devo riconoscere un fallimento è quando facevo l'impresario del teatro Parioli di Roma: potevo farlo meglio. Mentre da giornalista non mi pento di nulla, ho solo un rammarico: non aver mai intervistato un Papa». E riguardo alla famiglia: «Non so se sono stato un buon padre, dovrebbero dirlo loro, ma i miei tre figli sono tutti persone per bene e forse il merito è anche mio. I miei nipoti? Adoro il nostro rito della pizza: ogni 20 giorni vengono nel mio ufficio e mangiamo tutti insieme: adoro ascoltarli».