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È una missione dura, ma audace

Opinionista: 

Wolfsburg-Napoli, andata dei quarti di Europa League, missione audace se si guardano i “numeri” dei tedeschi, seconda migliore squadra della Bundesliga, secondo migliore attacco (62 gol), terza difesa (30 reti). Segna più del Napoli e incassa di meno. Una sola sconfitta casalinga, in novembre, dall’Everton (0- 2) in Europa League. Imbattuto in campionato sul suo campo. Ultima sconfitta il 7 marzo sul campo dell’Augsburg (0-1), sesto in Bundesliga, in seguito sei vittorie e un pareggio. I bookmaker non hanno dubbi: 1,80 la vittoria del Wolfsburg, 4,25 quella del Napoli. Sinora i tedeschi hanno giocato 39 partite, il Napoli 47. Conterà la condizione atletica. Impressiona l’altezza media dei giocatori del Wolfsburg (1,88). Potrebbe rivelarsi un fattore determinante. I giganti sono il portiere svizzero Benaglio (1,94), i difensori centrali Naldo (1,98) e Knoche (1,90), i centrocampisti Guilavogui (1,88) e Luiz Gustavo (1,87), l’esterno Perisic (1,87) e il centravanti Dost (1,96). Sul gioco alto, e in specie sui calci piazzati (specialista a batterli il terzino Rodriguez), possono far male. La squadra gira attorno al genio di Kevin De Bruyne, belga, 24 anni (1,80), regista e goleador. Si defila spesso a sinistra in tandem con Caligiuri, si accentra quando viene avanti il terzino mancino Rodriguez. Può decidere la partita. Marcarlo non è facile, i raddoppi sono necessari. De Bruyne e Dost sono i cannonieri della squadra biancoverde, 14 gol il primo, 16 il secondo in tutta la stagione. Di rincalzo il tedesco campione del mondo Schurrle. Il brasiliano Naldo sfrutta la ragguardevole altezza per colpire sui corner (6 gol in stagione). Sugli esterni martellano Perisic e Caligiuri, raddoppiati dai difensori laterali Vieirinha e Rodriguez (4-2- 3-1). La difesa non sembra imbattibile, ma bisogna aggredirla palla a terra, sui cross le torri davanti a Benaglio non lasciano una palla. Wolfsburg significa borgo del lupo. Vietato farsi agnelli. Vietato subire e abbassarsi. Ci vorranno gambe vigorose, velocità e lucidità nelle giocate. Solo con una partita rapida, coraggiosa, intensa il Napoli può fare la sorpresa. Ma dovrà essere la partita della vita. Il Napoli ne ha la forza, l’orgoglio, il cuore? Contro la Fiorentina si sono notati segni di ripresa, ma è pur vero che i viola hanno giocato a ritmi bassi. Ci sarà invece da ballare a Wolfsburg. Callejon e Mertens sono in ascesa. C’è Insigne che scalpita. Ci vorrà un super Higuain per sfondare. Il Napoli patirà a centrocampo la qualità e la forza fisica dei tedeschi. E ci vorrà una super difesa. Il Wolfsburg tira anche da fuori area. Sarà una notte dura lassù, nella Bassa Sassonia e nella città della Volkswagen, nella Volkswagen Arena (30mila posti) dove il pubblico è un’onda verde, i colori sociali, che accompagna la squadra con grande passione. Non fare calcoli pesando al “ritorno”. L’Europa League è l’ultimo spiraglio della stagione un po’ così di Benitez, lo spiraglio (molto stretto, strettissimo) di infilare ancora un corridoio per l’ultimo, residuo traguardo. Il Wolfsburg ha buttato fuori un’Inter pasticciona dall’Europa League. Molto contribuirono le topiche nerazzurre in Germania ad aprire la strada ai tedeschi. Il Napoli merita un pizzico di fiducia in più. Ma dovrà dare di tutto e di più nel giorno del compleanno di Benitez (55 anni). Auguri e coraggio.