Accessibilità:
-A A +A
Print Friendly, PDF & Email

Al Sud l’Alta Velocità non serve solo per i treni

Opinionista: 

Cosa significa Piano straordinario per il Sud? Infrastrutture? Incentivi per le imprese? Risorse per le nuove Zone economiche speciali? Conoscerne i contenuti nel dettaglio è importante, ma, in questo Paese in cui dal dire al fare ci passa un oceano, è fondamentale avere la certezza che gli enunciati si concretizzino. Una garanzia che nessun governante degli ultimi decenni ha saputo assicurare alle desolate lande meridionali. È così che i masterplan restano nei cassetti, che la spesa dei piani per Napoli si riduce a nemmeno una decina di milioni sui 308 programmati, che dal Fondo di sviluppo e coesione vengono allegramente stornati 5 miliardi per destinarli a “oneri diversi”. Che, naturalmente, spesso e volentieri, non hanno alcun riferimento con le esigenze e le necessità meridionali. Il Sud prossimo futuro viaggerà sulla stessa lunghezza d’onda? Noi ci auguriamo di no, ma, al di là della facciata, al momento non c’è alcun appiglio concreto su cui fondare tale speranza. Non lo sono, purtroppo, neppure le numerose presenze meridionali nella compagine governativa, le origini pugliesi del premier, le deleghe per gli Affari regionali e per il Sud date rispettivamente a Francesco Boccia e Giuseppe Provenzano, accoppiata anch’essa targata Sud. Non appena dagli annunci si passi alle misure di più immediata attuazione, si ha la sensazione di un quadro ribaltato. È socialmente apprezzabile, ad esempio, che si cerchi di sgravare del peso delle rette versate per gli asili nido le famiglie di reddito medio-basso. E, tuttavia, alla resa dei conti, ci si accorge poi che questo provvedimento indirizzerebbe consistenti risorse là dove gli asili nido ci sono e funzionano, cioè al Centro e soprattutto al Nord. In pratica, si tradurrebbe in un trasferimento di pecunia da Terronia a Polentonia, come nelle migliori recenti tradizioni. In attesa di poter finalmente registrare afflussi in direzione opposta: servirebbero per costruirli, gli asili, visto che mancano in tutto il Sud. Ma chissà quando vedremo il giorno in cui verrà colmato un gap tanto iniquo nei confronti del resto del Paese. Scusate lo scetticismo, ma direi che è la storia a giustificarlo. Vogliamo tuttavia credere che il Presidente Conte sia fortemente determinato, quando parla di Alta Velocità anche nel Sud. Di Alta Velocità ce n’è tanto bisogno da queste parti, non solo sulle strade ferrate. Serve sprint per rilanciare un’economia messa alle corde da congiunture sfavorevoli, politiche penalizzanti e amministrazioni poco efficienti.