Accessibilità:
-A A +A
Print Friendly, PDF & Email

Comunali, il Pd faccia le primarie con Bassolino

Opinionista: 

Milano hanno già fissato la data per le primarie del candidato a sindaco, per il prossimo sette febbraio. A Napoli siamo ancora in piena incertezza e confusione. Solo chiacchiere e risentimenti. C’è da sperare che l’assemblea metropolitana, convocata per questa sera, vorrà fare la stessa cosa di Milano. Allo stesso tempo mi auguro che Bassolino voglia presentare la sua candidatura da semplice iscritto e partecipare alla scelta del candidato del centro sinistra. Per una questione amichevole sono favorevole alla sua candidatura, ma ancor prima resto convinto che il Pd napoletano non deve rinunciare alle primarie. Mi rifiuto di credere che il partito, a livello nazionale e con alcuni esponenti politici napoletani, sia contrario alle primarie per il timore che Bassolino ne esca vincitore. Essi sanno che il Pd e la sinistra, in questi anni, purtroppo, non sono stati in grado di costruire una classe dirigente di ricambio, per cui la migliore soluzione sarebbe quella di un candidato condiviso, scelto da Roma. Nel frattempo, trascurano che De Magistris ha recuperato consenso rispetto a pochi mesi fa, ed i tempi comunque non giocano a favore del Pd, perennemente incerto e diviso in correnti e gruppi organizzati. Pensano che si possa procedere alla scelta di un Messia condiviso, per una prospettiva di gloria e giustizia. Dispiace ripeterlo, questa tattica non è praticabile. È da scartare anche perché di Messia in giro non ce ne sono. Rinunciare alle primarie significherebbe andare ad una sconfitta sicura e condivisa. Diciamoci la verità, Bassolino, tra i napoletani, viene visto ancora come un buon sindaco, un politico capace ed esperto, in grado di affrontare e risolvere i problemi. A Roma sono contrari perché lo vedono come un leader politico che potrebbe dare fastidio al manovratore, per cui bisogna inventare qualsiasi cosa o candidato, per impedirgli di scendere in campo. Quasi che l’obiettivo della vittoria alle elezioni non sia una priorità e che l’elezione di Bassolino non porti un beneficio alla sinistra cittadina. Il Pd non può annullare le primarie per paura della discesa in campo di Bassolino, ma spetta anche a lui chiarire da subito e con chiarezza se e come aspira al ritorno della carica di sindaco. Deve sciogliere il rebus anche perché, per quanto possa sembrare facile, la sua rielezione non è scontata. Diversamente, si continua a ragionare e dividersi sul forse, sui non so, aspettiamo ancora, sulle chiacchiere, sui sospetti, sui propositi vendicativi, sulle ambizioni nascoste dei favorevoli e contrari alla sua candidatura, facendo passare in secondo ordine l’interesse a vincere le elezioni e quello di mandare a casa De Magistris. Il fatto strano è che proprio quei personaggi politici che cinque anni fa per loro responsabilità consentirono la vittoria di De Magistris, hanno ripreso a parlare e straparlare, si oppongono a prescindere alla candidatura di Bassolino. I soliti nomi, infatti, hanno ripreso a fare “ammuina” anche perché in questo partito soprattutto a Napoli, in molti hanno perso il senso della misura e della ragione. Ad essi si sono aggiunte alcune nuove leve e mezze calzette, che oltre a non conoscere la città non hanno una visione politica e strategica, guardano alle elezioni come uno spettacolo di animazione per ragazzi. Magari gli stessi che fino a pochi mesi fa erano strenui difensori delle primarie e che fecero i pazzi per De Luca, ora sono per una candidatura condivisa “o la morte”. L’unica cosa certa al momento è che se non si pone un freno e se non si fissa la data delle primarie, si rischia soltanto di favorire le aspirazioni di De Magistris. Sia ben chiaro però, con tutto l’affetto amichevole che nutro nei confronti di Bassolino, egli ha il dovere di dire da subito al partito e alla città che è consapevole fino in fondo che è finito il tempo delle incertezze e delle ipocrisie, e non c’è più spazio per vecchi album di fotografie che per quanto emozionanti sono fuori tempo. Sarebbe importante che affermasse con chiarezza che intende dare vita al governo cittadino con giovani della nuova generazione che non hanno niente a che vedere col passato, per costruire una nuova classe dirigente a Napoli. Bassolino sa fin troppo bene che la sua generazione, che d’altronde è anche la mia, è stata colpita in piena faccia dal cambiamento, per cui non si può vivere di rimpianti e ricordi. Ai giovani che provano un senso di fastidio per il passato deve far capire che un richiamo alle radici è importante e ci aiuta a non essere tagliati fuori dalla storia. Anche i giovani, devono essere convinti che la memoria è importante, così come sono importanti le primarie soprattutto se aiutano a sentirsi liberi e importanti nelle decisioni da assumere. Non ci togliessero questa illusione. Per favore.