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Conte plaude alla stampa, ne ha parlato con il M5S?

Opinionista: 

Un record, il Governo giallorosso, lo ha già battuto. Sarà il primo della storia d'Italia a non avere neanche un giorno di “luna di miele” con il Paese. L'8 settembre non era ancora nato, ma un sondaggio di Swg (allora Fca si chiamava ancora così) e quello di Napoli della Whirlpool. Pomigliano, alla fine del primo decennio degli anni 2000, era uno stabilimento al bivio: un carrozzone in perdita, con impianti obsoleti e un’organizzazione del lavoro inefficiente. La tentazione per Sergio Marchionne di chiuderlo, magari in silenzio e poco alla volta, era forte. Certo, sarebbe stato un altro colpo al Sud, alla Campania, vibrato per giunta da un’azienda che, in fondo, quello stabilimento (e non solo) lo aveva avuto praticamente gratis, all’epoca della “conquista” dell’Alfa Romeo. Era però possibile un’altra strada? Nella terra dei disoccupati organizzati e della politica del mordi e fuggi, per giunta? A volte invece le cose accadono anche dove meno te l’aspetti. E così è stato. Un’operazione frutto di un lavoro di squadra. La volontà di Marchionne, e di qualche suo dirigente, di vincere la sfida del Sud inefficiente, la saggezza della maggior parte del mondo sindacale, la disponibilità dei lavoratori e, permettetelo, la lungimiranza di chi governava la Regione. Ognuno ci ha messo qualcosa. Fiat ha effettuato, con proprie risorse, notevoli investimenti sui macchinari, puntando su robotica e innovazione. La Regione la disponibilità a finanziare formazione e riqualificazione del personale, oltre a contribuire con gli ammortizzatori sociali. Il sindacato ha accettato la scommessa di un’organizzazione del lavoro molto flessibile, con turni e regole nuove, e quasi tutti i lavoratori sono stati disponibili ad accettare sacrifici in cambio di un posto solido per il futuro. Sono passati ormai quasi 10 anni. E il successo non sta solo nel fatto che lo stabilimento di Pomigliano è ancora lì, ma che Fca ha appena annunciato che tra poco in quella fabbrica si produrrà una nuova auto, e quindi ci sarà lavoro per molti anni ancora. Lo stabilimento di via Argine a Napoli della Whirlpool una volta portava il marchio Ignis. E andava a gonfie vele. Poi iniziò la crisi, guarda caso non appena lo comprarono gli americani. I soldini pubblici per la verità arrivarono anche lì, in accompagnamento ad un “grande piano” di ristrutturazione. Peccato che la politica, negli anni del viceré Bassolino, non fosse interessata a controllare quello che i privati facevano dei soldi elargiti loro a piene mani. E così il “grande piano” non è mai decollato. E quindi, man mano che gli impianti hanno iniziato ad invecchiare, gli americani hanno iniziato a guardarsi attorno. Prima hanno comprato gli stabilimenti Merloni, col plauso e il sostegno del governo Renzi, per avere un’alternativa. Poi hanno iniziato a investire solo sulle loro fabbriche del Nord (a spese dello Stato beninteso) e quindi hanno cominciato a spostare la produzione altrove. Infine l’annuncio: “A Napoli le cose vanno troppo male per poter continuare. Quindi siamo costretti a cedere lo stabilimento ad un “cavaliere bianco” che farà altro. Noi ce ne andiamo...”. Per la verità lo avevano detto al Ministro del Lavoro Di Maio già molto prima delle elezioni europee ma, fra un comizio e un selfie, lui forse non se ne era accorto (o peggio). E siamo ad oggi. I sindacati e i lavoratori, scoperto che cosa stava succedendo, hanno iniziato a fare fuoco e fiamme, giustamente. Ma ormai la frittata potrebbe essere fatta. Tant’è che, di fronte alla disponibilità del Governo a finanziare un contratto di solidarietà per i dipendenti, la Whirlpool ha risposto picche. Anzi, ha fatto una lezione di politiche industriali a Di Maio sul perché quei soldi non servono a niente. E così, quasi quasi li dobbiamo pure ringraziare perché faranno risparmiare agli italiani questi denari. Chi non possiamo ringraziare sicuramente sono questi mestieranti della politica incapaci di trasformare una crisi in un’opportunità. Mentre la politica, specie nel Nostro Posto, deve fare proprio questo, non ammuina...