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Ecco cosa fare in caso di reinfezione da Covid-19

Opinionista: 

Poiché si è costatato che in caso di reinfezione, anche in soggetti vaccinati, è maggiore il rischio di complicazioni gravi rispetto ad una prima infezione, è importante agire e programmare una linea di difesa contro il virus in maniera diversa a quanto è stato già fatto. Bisogna innanzitutto monitorare il sistema immunitario il prima possibile, in secondo luogo è necessario programmare una terapia farmacologica. L'ultimo antidoto, il Molnupiravir, prodotto dalla Merck e commercializzato con il nome di Lagevrio, può validamente rispondere allo scopo. Il Molnupinavir non colpisce la proteina Spike come fanno i vaccini a mRNA e secondo i produttori sarà efficace per ogni tipo di variante. Quello che fa questo farmaco è produrre cambiamenti nel materiale genetico del virus, impedendogli di riprodursi ed evitando quindi un peggioramento dell'infezione. La funzione di Lagevrio è quella di ridurre intorno al 50% le complicanze gravi ed evitare l'ospedalizzazione, di particolare importanza è che questo farmaco è di ausilio per gli immunodepressi, dovrebbe infatti essere efficace anche contro le varianti che rappresentano la quota maggiore del rischio di reinfezioni. Secondo le indicazioni dell'Agenzia del Farmaco queste pillole possono essere prescritte unicamente dai "medici operanti nell'ambito delle strutture identificate dalla Regione per la somministrazione". Sapere al più presto di avere un quadro di normofunzionalità del sistema immunitario è fondamentale in caso di reinfezione. Attraverso la tipizzazione linfocitaria ed il Seven test è possibile effettuare un'indagine sui sette componenti fondamentali del nostro sistema immunitario. I linfociti vengono valutati in relazione alla loro specifica funzionalità: i linfociti T vengono suddivisi in CD3 che rappresentano i linfociti totali, linfociti CD4 cosiddetti linfociti Helper che aiutano i linfociti B a produrre anticorpi, linfociti T Suppressor CD8, i linfociti CD16 & CD56 definiti anche Natural Killer responsabili dell'immunità innata, una funzione particolare hanno i linfociti B (CD19) che hanno un ruolo chiave nella produzione di anticorpi.Si è sempre in attesa, così come avevamo suggerito tramite la Fondazione Mediterraneo, di avere la certezza di produrre un vaccino ideale, concreto ed efficace e che abbia la maggior parte dei requisiti possibili e con minori effetti collaterali. 

*ematologo