Ferragosto, il piacere della normalità ritrovata
Dopo due anni e più, in cui nostri pensieri e le nostre preoccupazioni si sono concentrati sulle drammatiche emergenze sanitarie e le conseguenze sofferte per una epocale ■ pandemia, oggi, si può dire, che questo è il primo vero Ferragosto nel segno della tradizionale normalità, più incoraggiante. Normalità per avere archiviato un clima di paure e di tornare a vivere una quotidianità serena nella sua pienezza. Che non sarà, però, mai sgombera da problemi ma comunque sostenibile come sempre è stato. Anche se più vigilante e vigilata speriamo ad ogni livello istituzionale per scongiurare speculazioni sempre in agguato, su cui occorre intervenire con rigore e implacabile severità. Oggi più di ieri per la concomitanza di una serie di criticità da sventare per non rendere più difficile la vita ai cittadini per quanto già lo è. Intanto, anche se non è possibile e pensabile che il governo attuale in un solo anno possa risolvere vecchi contenziosi, vertenze delicate in seguito a scenari di guerra che hanno bloccato il rifornimento di materie prime indispensabili per l’attività di molte fabbriche, la sua azione si sta rivelando notevole e positiva, riconosciuta in tutto il mondo per risposte tempestive a una valanga di problematiche. Oltre che per il rispetto delle scadenze del Pnrr anche per la equa rimodulazione del Reddito di cittadinanza, che non è tolto a chi lo merita ma a chi indebitamente lo ha percepito, con una certeezza che nessun bisognoso resterà indietro o lasciato solo. A conferma di questo generale clima d fiducia, al di là delle complessive asprezze polemiche della politica che vi campa e le estremizza per fini elettoralistici, esso si può riscontrare in un oggettivo sereno corso vacanziero che si percepisce dovunque. Tranne pochi episodi di becero esibizionismo e di scialo da parte di mondi e di ambienti da sempre insensibili ai momenti più critici e delicati del Paese. La verità è che oggi si registra un ritorno a quelle “medie virtù” per usare una espressione cara al professor Giuseppe De Vita, storico padre del Censis, riferita a quel ceto medio popolare, sobrio e laborioso, tornato come anni fa per risalire la china. Intanto per passare, con un volo pindarico, da un campo a un altro, quello sportivo, Napoli neo scudettata è già elettrizzata per il vicino primo esame di campionato con il neo promosso Frosinone che non vuole di certo sfigurare. È solo un primissimo assaggio ma può già dire molte cose. È un piacere il ritrono del campionato che ci proietta da subito in una nuova sfida, questa volta ancora più avvincente, e, il caso di ricordarlo, per uno storico primato da difendere. Buon Ferragosto a tutti, di viverlo nel piacere della normalità ritrovata.