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Gli azzurri si riprendono ciò che avevano perso in Champions

Opinionista: 

Koulibaly nel 2018. Raspadori nel 2023. Che bello vincere contro la Juventus a Torino nel recupero. Cinque anni fa il colpaccio del senegalese purtroppo non servì per vincere lo scudetto per le note vicende arbitrali. Quello di Jack, invece, ha messo il timbro sullo scudetto che potrebbe essere festeggiato già sabato prossimo nel derby al Maradona contro la Salernitana. Naturalmente si dovranno conquistare i tre punti e si dovrà sperare che la Lazio non vinca a Milano contro l’Inter. Sarà, dunque, un week end speciale per tutti i tifosi napoletani che stanno aspettando un momento del genere da 33 anni. Torna a vincere, dunque, il Napoli andandosi a prendere ciò che aveva perso in Champions League. Ci voleva un successo del genere per smaltire le amarezze europee dovute da due arbitraggi (tra andata e ritorno) molto scarsi e a favore del Milan. Ma è inutile guardarsi indietro. Adesso conta andare a vincere il tricolore e festeggiare per almeno un mese. Anche perché il Napoli in Champions ci giocherà di nuovo mentre Milan e Inter ancora non lo sanno. Eppure una andrà in finale. Tornando alla partita dello Stadium, vanno fatti i complimenti a Spalletti per come ha fatto scendere in campo i suoi ragazzi. Sono stati tutti concentrati dall’inizio alla fine. E non era facile. Li ha caricati al massimo e ha ottenuto un successo prezioso e anche meritato. Perché se si vanno a guardare i numeri ci si rende conto della differenza con la Juventus. Allegri non ha ammesso la superiorità degli azzurri ma ci può stare. Intanto ha perso la terza partita consecutiva in campionato. Non accadeva dall’epoca di Gigi Delneri. Quindi è passata una vita calcistica. Importa poco. Ciò che conta è la vittoria. Spalletti ha provato a non esaltarsi più di tanto perché vuole gioire solo a conti fatti e non prima. Lucianone, però, non deve esagerare. Perché si può capire tutto ma davanti ad un evidente distacco dalla seconda (Lazio a - 17) dovrebbe solo cadere un meteorite sulla Terra per annullare tutti i tornei togliendo così al Napoli lo scudetto. Certi successi vanno goduti sempre e comunque. Altrimenti è inutile emozionarsi se poi bisogna stare calmi. Intanto in città ieri sera si è festeggiato per le strade. Fuorigrotta sembrava Rio de Janeiro ma in tutte le zone della city si era felice. Il più contento di tutti è stato sicuramente Giacomo Raspadori. Nei pochi minuti avuti a disposizione ha piazzato un sinistro che ha steso la nemica di sempre. Quella Juventus che lo voleva soffiare al Napoli in estate. Ma lui fu chiaro con il proprio procuratore: «Il mio futuro è azzurro. Punto». Una presa di posizione importante da parte di un ragazzo del 2000 che si poteva lasciare lusingare dalle sirene bianconere. Ma ci vuole ben altro per illudere un calciatore che conosce bene il mondo del calcio italiano. La sua scelta è stata azzeccata. E a 23 anni si ritroverà campione d’Italia in una piazza dove uno scudetto ne vale dieci altrove. Rimarrà anche lui nella storia del club partenopeo per il presente e il futuro. Bravo Jack, ma complimenti a tutto il Napoli che ha messo su un capolavoro calcistico senza precedenti.