Il Covid, la prevenzione e il pullulare di vaccini
Già dall'inizio della pandemia avevamo segnalato l'importanza dello studio dell'immunità dandone diffusione tramite la Fondazione Mediterraneo e avevamo fatto appello a tutti gli Stati per la ricerca di un antidoto veramente efficace per poter debellare questo male del secolo che appariva subito come un nemico invisibile. Invece senza indicazione anche da parte dell'Oms si è favorito il pullulare di vaccini. Sembra che nel mondo siano in produzione oltre 150 vaccini (cit. Marco Cosentino Farmacologo) con conseguenze di centinaia di varianti che hanno dato luogo a continue reinfezioni. Dagli ultimi studi pubblicati su Nature appare evidente che maggiore è il numero di reinfezioni, maggiore è il rischio di complicanze anche gravissime. Appare opportuno ancora oggi quale opportuna profilassi l’uso di semplici cautele come le mascherine e l'igiene delle mani. Le complicanze associate possono interessare i polmoni, il cuore ed il cervello ma anche avere un effetto negativo sul sistema circolatorio, muscolo-scheletrico, gastrointestinale, possono favorire il diabete, le malattie renali e i problemi di salute mentale, come indicato dall'epidemiologo clinico presso la School of Medicine ZiYad Al-Aly, MD. Non dimentichiamoci la correlazione immunitaria tra Sars Cov-2 e Covid-19 che fa parte della stessa famiglia, da qui nasce in maniera impellente la necessità, anche se in ritardo, di valutare lo stato immunitario perché si possa prendere atto delle modifiche che avvengono in esso in seguito a reinfezione e vaccinazione. Già in articoli precedenti avevamo segnalato che un abbassamento di uno dei componenti del sistema immunitario, cioè il CD19, dopo tre reinfezioni, predispone ad ulteriori reinfezioni (la Voce dei Medici del 27.5.2022). Da tutto ciò si evince la necessità di avere un quadro del sistema immunitario e della sua normofunzionalità attraverso lo studio dei suoi componenti con la tipizzazione linfocitaria ed il Seven test, che è un'indagine sui 7 componenti fondamentali del nostro sistema immunitario. I linfociti vengono valutati in relazione alla loro specifica funzionalità: i linfociti T vengono suddivisi in CD3 che rappresentano i linfociti totali, linfociti CD4 cosiddetti linfociti helper che aiutano i linfociti B a produrre anticorpi, linfociti T suppressor CD8, i linfociti CD16 & CD56 definiti anche natural killer responsabili dell'immunità innata, una funzione particolare hanno i linfociti B (CD19) che hanno un ruolo chiave nella produzione di anticorpi. Si invita ad avere un minimo di prevenzione con quest'ultimo suggerimento.
*ematologo