Ipocriti retori sfruttano i bambini
Da parecchi mesi, ormai, i bambini sono stati sbattuti dalle cronache in prima linea. Questa settimana, poi, abbiamo una vera orgia di notizie concernenti queste povere innocenti creature. Tre le principali: il figlio di Vendola, la bimba decapitata dalla babysitter musulmana e i bambini dei migranti a Calais e alla frontiera macedone. Non v’intratterrò sul caso Vendola, perché ne parlano proprio tutti e a me dà il vomito: quanta pena per un bimbo che ha due madri biologiche e nessuna mamma! A maggior ragione eviterò di commentare (l’orrore è troppo grande!) il gesto satanico del mostro di Mosca: Gyulchehra Bobokulova, la donna islamica che ha decapitato la bimba affidata alle sue cure, ha incendiato l’appartamento ed è uscita in strada, brandendo come un trofeo la testa mozzata e urlando “Allah akbar”. Parliamo, invece, dei bambini migranti. Ricordate anche voi lo scoop furbetto del cadaverino sulla spiaggia turca che diede il via all’invasione attraverso i Balcani? Bene, ora non c’è notizia sui migranti che non accenni alla presenza di bambini nelle orde islamiche che premono sui confini. Invasione pacifica? Non mi sembra davvero, vedendo le foto degli incendi appiccati in quel di Calais, dove contro la polizia si battono non solo gli invasori accampati in attesa di infiltrarsi nelle isole britanniche ma anche i loro complici locali delle solite milizie sociali. Né mi sembrano pacifici coloro che forzano la frontiera greco – macedone: adulti, maschi e giovani sono quelli che sfondano muri e tagliano reticolati, anche se portano con sé donne e bambini (così come facevano i barbari che invasero l’impero romano). Come reagisce l’Europa? Con un buonismo imbelle, quando non si tratta del proprio paese (in particolare la Germania). Non possono attraversare i Balcani? Bene, facciamoli passare in Puglia attraversando l’Adriatico. Tanto, sulla frontiera europea, non più bucherellata ma completamente sfondata, ci sono l'Italia e la Grecia. Della Grecia non so e nemmeno m'interessa troppo, ma l’Italia è per la “accoglienza”, che tanti quattrini fa guadagnare alle cooperative con etichetta rossa o bianca: così, a furia di accogliere invasori musulmani pieni di esigenze, non siamo più in grado di assistere i vecchi, i malati e i bambini che hanno l’unica colpa di essere italiani. L’Europa, in tutto questo, rimprovera l’Italia. A ragione, del resto. Ci viene imputato di far entrare chiunque sbarca sulle nostre coste, senza sapere chi sia, senza procedere all’identificazione necessaria per verificare chi abbia diritto di restare e chi no. Ci viene imputato di non rimandare a casa loro quelli che non hanno alcun diritto di restare. È proprio quello che fa il nostro furbetto governo dell’accoglienza: tanto gli amici e gli amici degli amici si arricchiscono e chi se ne fotte dei cittadini che vanno in miseria! Gli immigrati, poi, scompaiono. Se ne sono accorti i tedeschi, che ne hanno perso di vista un milione e mezzo e sospettano che siano stati assorbiti dalla malavita. Ma guarda un po’! Forse i fatti di Colonia (a Capodanno e anche a Carnevale) gli hanno dato da pensare. Noi ne abbiamo piene le carceri (anche se magistrati buonisti li liberano appena possono) e più ancora le strade e le piazze. I delinquenti nostrani sono ormai in minoranza, anche se il governo ha disposto che non si comunichi più ai media la nazionalità degli arrestati in flagranza. Noi, poi, li incontriamo a lavare vetri ai semafori e a chiedere l’elemosina dappertutto. Due mestieri molesti che, notoriamente, non si possono esercitare senza la licenza della camorra. L’Europa, da parte sua, cosa fa, oltre a litigare sulle frontiere aperte e su quelle chiuse? Paga il sultanello turco perché non spinga la marea umana verso occidente e, come il nostro emerito Gentiloni, plaude “ai passi in avanti compiuti dalla Turchia sulla strada dell’adesione all’Unione europea”: come la chiusura, attuata in questi giorni, delle tv che criticano il governo e quella, già annunziata, dei giornali di opposizione (per non parlare del bombardamento dei curdi siriani). Sì, si sta parlando di intervenire nei luoghi di partenza dei flussi migratori; ma se ne parla da anni e non si è fatto niente. Anzi, si porta la guerra ai dittatori cattivi mandando contro di loro mercenari tagliagole e si provoca la morte e la fuga di milioni di disgraziati, che preferirebbero vivere in pace a casa loro. Gli altri, quelli che hanno abbastanza danaro da pagare il viaggio ai mercanti di carne umana (contro i quali nulla ha fatto l’Europa), vengono perché si racconta loro che questo è il paese di cuccagna; essi sono, appunto, quelli che dovremmo rimandare a casa loro, se il governo lo volesse e la magistratura lo permettesse.