La “Casa della socialità" assegnata alla “Maiuri”
L’inaugurazione della “Casa della socialità”, la struttura realizzata dal Comune di Napoli in via Verrotti, nel quartiere Arenella, posta in un immobile che in passato era stato adibito a sottostazione elettrica dell'ex Atan, allo stato, è definitivamente rimandata. La giunta comunale di Napoli ha infatti deciso di concedere l'immobile in comodato d'uso gratuito, per il corrente anno scolastico, all'istituto comprensivo statale “Amedeo Maiuri”. Stando a quanto si apprende dalle scarne notizie trapelate al riguardo la scuola in questione parteciperà alle spese per gli allacciamenti delle utenze. Tramonta dunque, dopo anni di attese e di promesse, la possibilità di avere in immediato una sede comunale per le tante realtà associative che operano sul territorio e che speravano, una volta che fosse stata arredata, di poter finalmente trovare dei locali dove poter svolgere le proprie attività. I residenti della municipalità collinare dovranno ancora aspettare, almeno fino al termine dell'anno scolastico, per poter sperare di poter vedere utilizzata la struttura per l'uso per il quale era stata realizzata. Di recente, era anche esplosa la giusta protesta dei cittadini, manifestata, tra l'altro, con un cartello affisso sulla porta d'ingresso dell'edificio. Su tale cartello viene sintetizzata in poche frasi la storia dell'emblematica vicenda relativa all'immobile in questione: "370.000 euro per restaurarlo, due anni per finirlo! Quando lo riapriranno? Quanto dobbiamo ancora aspettare? Lo chiediamo noi donne noi giovani noi anziani Vomero Arenella". Nel frattempo l'edificio era finito più volte alla ribalta delle cronache per lo stato d'abbandono e d'incuria nel quale versava, dal momento che non si provvedeva neppure all'ordinaria manutenzione delle parti esterne, con la presenza di diversi cumuli di rifiuti e di erbacce. In verità la realizzazione di questo centro polifunzionale era stata annunciata con grande enfasi, oltre quattro anni fa, poco prima delle ultime elezioni amministrative, svoltesi nel mese di giugno del 2016. Fu proprio durante la campagna elettorale che comparve uno striscione che ricopriva buona parte della facciata del fabbricato su via Menzinger sul quale si leggeva che erano stati stanziati anche gli importi necessari per l'esecuzione dei lavori, con la delibera di giunta comunale n. 874 del 29 dicembre 2015 e con un impegno di spesa di 366.000 euro. Dalla delibera citata, dunque, è trascorso quasi un lustro e, al momento, la possibilità per i cittadini di poter concretamente fruire di questo spazio sociale, anche alla luce del succitato provvedimento, appare ancora lontana.